ARRIVANO LE MASCHERINE
PROVINCIA REGGIANA - Il Coronavirus avanza e sempre più associazioni del nostro territorio cercano disperatamente mascherine per proteggere i loro operatori e la popolazione. Proprio a loro hanno pensato Ayoub Chaouki e Marco Giberti quando hanno deciso di “riconvertire” la loro azienda di comunicazione, che ora funge da tramite per il reperimento delle mascherine.

I due giovani titolari di Vivi Srl di Reggio Emilia (info@vivisrl.it), che si occupa della creazione di siti internet, della gestione dei social e che edita i portali Vivireggio.it e Vivireggio.it/magazine, si sono infatti attivati fin da subito per reperire mascherine monouso chirurgiche e FFP2 per aiutare alcune farmacie già loro clienti alle quali, nel frattempo, erano arrivate richieste copiose da tante associazioni ed enti di volontariato; richieste che le stesse farmacie non riuscivano ad evadere per l’assenza di mascherine sul mercato. Chaouki e Giberti si sono quindi adoperati per trovare il canale giusto per fare arrivare quanto serviva ai loro clienti e non solo, tant’è che, a quel punto, loro stessi sono stati in grado di fungersi da tramite di un’agenzia di Milano per soddisfare almeno parte delle esigenze di Protezione civile di Reggio, Croce Verde, Onoranze funebri e Pubblica assistenza, Croce Arancione di Montecchio e anche la Croce Rossa Italiana di Palermo.

Ayoub Chaouki e Marco Giberti non ci hanno pensato due volte e hanno dato ovviamente la priorità agli enti più bisognosi di presidi sanitari e medico-chirurgici: “Per questa operazione ci siamo fatti aiutare da un partner italo-cinese, che conoscevamo, e ci ha permesso di acquistare direttamente dal suo paese mascherine certificate UE, adatte per operatori sanitari”, ha spiegato Ayoub Chaouki, che si è incaricato personalmente di andare a recuperare il prezioso carico all’aeroporto di Milano Malpensa. "Ma non è stata una passeggiata - ci spiega - Siamo partiti da Reggio alle 5 di mattina: eravamo solo io e l’autotrasportatore. Il mio socio e un nostro collaboratore mi aspettavano nella nostra sede di via Buonfrancesco Arlotti, dove stavano già organizzando le consegne, per non perdere neppure un attimo. Sono arrivato a Milano verso le 8.30, ma ho dovuto aspettare quasi 10 ore perché le mascherine venissero liberate dalla dogana. Nel frattempo in tanti ci aspettavano e avevano bisogno di noi; alla fine ce l’abbiamo fatta e abbiamo consegnato l’importante carico. Il nostro primo incontro con gli operatori sanitari ci ha profondamente segnati: abbiamo infatti letto nei loro occhi tutta la stanchezza del lavoro e del sacrificio che stavano e stanno compiendo per ognuno di noi”.

“Oggi, pur stanchissimi, siamo strafelici che i nostri sforzi siano stati ripagati – conclude con un filo di emozione il co-titolare di Vivi Srl – Nella nostra carriera abbiamo aiutato tante aziende a crescere attraverso il nostro lavoro sul web, ma l’aver fornito le mascherine a chi ne aveva davvero bisogno ci ha riempito il cuore di gioia, soprattutto in un momento difficile come questo. Purtroppo ci sono tante, troppe persone che rischiano di ammalarsi per aiutare gli altri, semplicemente perché non dispongono di alcuna protezione e questo non può accadere. Quando abbiamo consegnato il primo carico abbiamo finito di lavorare alle 11 di sera, ma eravamo davvero felici. In quel momento mi sono fermato a riflettere: il nostro lavoro aveva forse permesso di limitare il contagio e magari di salvare qualche vita, ma soprattutto aveva ridato sicurezza a chi lavora e di sacrifica ogni giorno per ognuno di noi”.


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30/03/2020

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Paolo Ruini
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