ALBERI PARLANTI IN MOSTRA
SASSUOLO RInaugurerà sabato prossimo, 21 aprile a partire dalle ore 17 presso il Municipio in via Fenuzzi 5, “Alberi Parlanti”, la mostra di Dario Brugioni a cura di Luca Silingardi

“C’è qualcosa di ancestrale negli Alberi parlanti di Dario Brugioni – afferma il curatore della mostra Luca Silingardi -   ma anche di fantastico. Un ricordo di idoli antichi, simulacri di un divino ancora strettamente legato alla natura a cui rivolgersi con primordiale e ingenua semplicità d’animo, ma anche l’onirica rappresentazione dei volti che paiono conformarsi tra la scabra corteccia dei tronchi; volti
inquietanti che sembrano guardare con occhi e sussurrare dalle loro bocche qualcosa, con frondosa voce, sospinta dal vento. «Il lamento degli Alberi parlanti – dice l’artista – fa
eco alle nostre paure, rimanda a un arcano mondo fiabesco in cui gli oggetti inanimati e la vegetazione assumono forme antropomorfe, per meglio interagire con noi e con la nostra
coscienza». Foggiati con gres estruso, gli Alberi parlanti di Brugioni devono la loro   conformazione solo in parte al volere dell’artista: gli smalti, le cristalline e gli ossidi di questa tecnica ceramica, una volta affidati alle altissime temperature della fornace, infatti, subiscono alterazioni formali incontrollate, introducendo nel processo di realizzazione
un imprevedibile e irriproducibile fattore casuale che, per certi versi, ricorda proprio le metamorfiche forme naturali.
Le opere di Brugioni, infatti, si colorano e prendono forme diverse come la natura diversifica lo sviluppo delle essenze vegetali secondo le condizioni della luce, del terreno più o meno favorevole, delle condizioni atmosferiche, creando così alberi mai identici tra loro. Ma anche sugli Alberi parlanti di Brugioni, come su quelli veri, restano i segni delle
mutazioni nel fluire del tempo e quelli delle lacerazioni inferte dall’uomo, «che li castiga in filari, li soffoca con fil di ferro, li trafigge inchiodandovi cartelli e fili elettrici, li mutila
in tutti i modi». Al lamento del loro esistere, che tante volte è comune anche all’uomo e agli altri esseri in un corale e leopardiano “pessimismo cosmico”, si contrappone però la
turgida forza della forma germogliata e l’incontrollata esplosione cromatica: inni alla vita che, nel suo incessante mutare, comunque continua, sotto l’ègida di Madre Natura”.

Dario Brugioni è nato a Fiumalbo nel 1961 e si è diplomato all’Istituto d’Arte “Adolfo Venturi” di Modena, nella sezione di Ceramica. Tra il 1989 e il 1993 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nella sezione di scultura. È titolare e direttore artistico di “Forme 2000”, industria che produce ceramiche ornamentali per l’architettura e il restauro di edifici storici e che ha fornito materiali a cantieri di restauro in varie parti del mondo: dalle stazioni storiche della metropolitana di Parigi ai rifacimenti delle ceramiche da rivestimento di Gio’ Ponti per vari edifici di Milano, ecc. Nell’arco degli anni partecipa a collettive e organizza mostre personali, sia di ceramica sia di scultura. Suoi prototipi sono conservati nel Museo delle ceramiche di Faenza; opere a tema, invece, si trovano nel Museo della ceramica di Fiorano Modenese e nel Museo della ceramica di Gualdo Tadino. È invitato, con alcuni tra i massimi artisti-ceramisti nazionali, a numerose edizioni della Biennale di arte ceramica, organizzata dal Museo della ceramica di Fiorano, dove ottiene importanti riconoscimenti, come la “menzione speciale” alla IV Biennale, sull’arredo urbano. Premiato al “Concorso internazionale di ceramica per l’arredo urbano” di Gualdo Tadino, scrive per le principali riviste specializzate di ceramica e ha pubblicato un saggio sulle incisioni rupestri del Frignano. Nel 2000 fonda l’Associazione Culturale Ceramica “FMM”, costituita da un gruppo di artisti ceramisti. Tra le sue opere pubbliche, il pannello commemorativo
a bassorilievo, in ceramica maiolicata, sulla casa natale di Pierangelo Bertoli, in vicolo Paltrinieri a Sassuolo. Sua, nel 2015, la scultura “Premio Bertoli” consegnata agli Stadio.

Il vernissage della mostra si svolgerà sabato prossimo, 21 aprile, presso la sede del Municipio in via Fenuzzi 5: l’ingresso è libero e gratuito


19/04/2018

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it