SI PESTANO PER UNA RAGAZZA
CASTELLARANO - "Questo matrimonio non s'ha da fare". La celebre frase dei "bravi" di Don Rodrigo all'inizio dei "Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni assomiglia proprio a quella che un 18enne scandianese ha rivolto, all’interno di un locale pubblico di Castellarano, a un suo coetaneo modenese "colpevole" di essere stato abbracciato dall’ex ragazza del reggiano. Frase seguita da una testata e successivamente da una vera e propria imboscata tesa al modenese ed ai suoi amici dal 18enne reggiano e i suoi bravi che armati di bottiglie con il collo infranto hanno pestato a calci e pugni 4 ragazzini finiti in ospedale. Con l'accusa di minaccia e lesioni personali aggravate i carabinieri della stazione di Castellarano, a parziale conclusione delle indagini, hanno denunciato alla Procura reggiana ed a quelle dei minorenni di Bologna il 18enne scandianese e suoi due amici reggiani tra cui un minorenne. I 4 modenesi, un 22enne e 3 18enni, sono ricorsi alle cure mediche riportando lesioni giudicate guaribili tra i 3 ed i 10 giorni. Secondo la ricostruzione investigative dei carabinieri di Castellarano, che stanno proseguendo nelle indagini per risalire all’identità di almeno altrettanti complici, le vittime unitamente a due loro anche si trovavano all’interno di un locale pubblico di Castellarano dove erano presenti anche i loro aggressori. Nel dettaglio il 18enne scandianese avendo notato che la sua ex ragazza abbracciava un giovane è subito intervenuto minacciando l’incolpevole ragazzo che ha ricevuto una testata. La presenza di altre persone e dei responsabili del locale riportava la situazione in uno stato di apparente calma. L’onta andava lavata e così il 18enne reggiano co al sua nutria comitiva di amici hanno atteso all’uscito i giovani onesi tendendogli una vera   e propria imboscata in conseguenza ala quale i 4 venivano pestati. Quindi la fuga con i carabinier che avviate le indagini risalivano ai primi tre aggressori che sono quindi stati denunciati in ordine al citato riferimento normativo violato. Le indagini ora proseguono per salire all’identità dei complici.




17/12/2016

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Paolo Ruini
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