CRONACA NERA REGGIANA
Reggio Emilia. VA CON LA VALIGIA DAI CARABINIERI
Era di passaggio in città quando è stato informato della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Civitavecchia. Per questo motivo, ieri mattina, un 29enne abitante in provincia di Roma si è presentato, con già la valigia pronta, ai carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale per farsi arrestare. L’uomo è ritenuto responsabile, insieme ad un complice anche lui colpito dallo stesso provvedimento restrittivo, di una rapina commessa a Cerveteri (RM), lo scorso 5 gennaio, ai danni di un giovane che si trovava in auto con la fidanzata. I due rapinatori, avvicinatisi all’auto della coppia spacciandosi per carabinieri, con la scusa del controllo dei documenti, si erano fatti consegnare il portafogli della vittima da dove avevano sottratto 200 euro in contanti. Non paghi avevano usato violenza nei confronti del giovane che, accortosi dell’ammanco, aveva esternato le sue rimostranze. Il fatto, poco dopo, era stato denunciato ai carabinieri, questa volta quelli veri, della Stazione di Cerveteri (RM) che avevano identificato prima il complice e dopo qualche giorno, grazie anche al fatto che la vittima lo aveva riconosciuto dalle foto pubblicate su Instagram, anche il 29enne romano. Gli esiti investigativi, posti all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, hanno consentito l’emissione del provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei due rapinatori. Ieri mattina, quindi, trovandoselo davanti, i militari reggiani hanno provveduto alla notifica del provvedimento cautelare a carico del 29enne, il quale ha poi raggiunto l’abitazione originaria ove rimarrà ristretto.

GUASTALLA - PERDE LETTINO E SOLDI
Vende lettino per bimbi online ma anziché ricevere i soldi si ritrova il conto svuotato
I Carabinieri della stazione di Guastalla denunciano un 54enne che si era detto interessato all'acquisto.   Ha pubblicato una inserzione sul web per vendere un   lettino per bambino componibile ma anziché ricevere i 300 euro pattuiti si è ritrovata il conto svuotato per ben 936 euro. Dieci minuti dopo la pubblicazione dell’inserzione è stato contattato da un sedicente acquirente che oltre a mostrarsi molto interessato all’acquisto si è detto disponibile a inviare un corriere per ritirare il lettino. Circa la modalità di pagamento proponeva un modo innovativo e immediato ovvero la ricarica della carta prepagata del venditore che poteva però avvenire solo attraverso una qualsiasi postazione ATM di una banca. In contatto telefonico con l’acquirente la vittima, un operaio 39enne di Guastalla, recatosi a eseguire l’operazione su indicazione dell’interlocutore, con cui rimaneva sempre in contatto telefonico,   effettuava l’operazione ma anziché ritrovarsi accreditati i 300 euro si vedeva il conto alleggerito di 926 euro. Il truffatore infatti, dopo avergli dettato il numero della sua carta ricaricabile,   lo invitava a inserire il massimo prelevabile in quanto si sarebbe aperta una pagina dove lui poteva indicare i 300 euro che quindi gli sarebbero stati subito accreditati. Le operazioni che via telefono gli spiegava l’interlocutore avevano ricaricato la postepay dello stesso per ben 926 euro . A questo punto non riceveva più alcuna indicazione avendo il falso acquirente chiuso la conversazione. Materializzato di essere rimasta vittima di una truffa l’uomo si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Guastalla formalizzando la relativa denuncia per truffa. I carabinieri guastallesi raccolta la denuncia avviavano le indagini. Dopo una serie di riscontri tra l’utenza telefonica dove veniva intavolata la trattativa e dove venivano date le indicazioni per il prelievo del contante, risultata fittiziamente intestata, e la carta prepagata dove erano stati versati i soldi, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato, un 54enne di Brescia con a carico specifici precedenti di polizia, nei confronti del quale venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva denunciato.


02/07/2020

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Paolo Ruini
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