LADRI IN FUGA A PIEDI ABBANDONANO DUE MEZZI
CADELBOSCO SOPRA-   Se la catena dei furti notturni all’interno di aziende a caccia di metalli (rame in particolare) non pare contenersi maggiormente incessante sta proseguendo il dispositivo preventivo disposto nel reggiano dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che questa notte ha permesso di intercettare un vero e proprio commando degli specialisti di furti di metalli scoperti durante un tentativo furtivo ai danni di un’azienda meccanica di Cadelbosco Sopra. Ed è stato infatti proprio il forcing preventivo che ha permesso ai Carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra ad intercettare i malviventi durante il tentativo furtivo ai danni di una torneria di Via Guido Rossa del comune di Cadelbosco Sopra che avevano raggiunto a bordo di due mezzi risultati rubati nel modenese. I malviventi infatti poco dopo le 2,30 di questa notte, dopo aver raggiunto l’azienda, forzavano una porta laterale con l’intento di accedere all’interno e perpetrare un furto. ‘attivazione dell’allarme congiunta all’immediato intervento dei carabinieri della locale stazione ha però indotto i ladri a darsi alla fuga a piedi venendo costretti, proprio per il tempismo dell’intervento, ad abbandonare sul posto due mezzi: una Fiat Punto ed un Fiat Scudo risultati entrambi essere stati rubati la notte del 7 maggio scorso dall’interno di un’azienda di San Felice sul Panaro. La concitata caccia all’uomo immediatamente scattata nell’intera bassa reggiana con l’intento di “catturare” i componenti della banda proseguita per tutta la notte e sino alle prime luci dell’alba con l’allertamento di tutte le forze di Polizia non consentiva purtroppo di localizzare i fuggiaschi che riuscivano a dileguarsi. Il rinvenimento ad opera dei Carabinieri dei due mezzi rubati costituisce comunque un recupero ritenuto assolutamente “fruttuoso” sia sotto l’aspetto economico, considerato il valore dei mezzi, che sotto quello investigativo avendo i carabinieri proceduto all’esaltazione di impronte digitali per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa che possa portare all’identificazione dei malviventi. Impronte che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.

FOTO DI REPERTORIO



15/05/2016

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Paolo Ruini
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