CITTADINANZA ONORARIA A PADRE MARCO
VIANO - Il consigliio comunale ha votato all'unanimità la proposta del gruppo "Noi per Viano" a favore del riconoscimento della cittadinanza onoraria o della consegna delle chiavi della cittadina al Frate missionario. Padre Marco Canovi è indiscussa figura di uomo di fede, missionario e benefattore che onora il territorio di Viano nel quale ha prestato la propria opera sacerdotale. Il frate è nato a Casina il 29 novembre 1943   ed è entrato nella congregazione dei Padri Comboniani nel 1959. Nel 1971 è stato destinato come missionario in Uganda nel Karamoja, dove opera da circa quarant'anni. Ha svolto il ministero sacerdotale nel Querciolese arricchendo di gioia le comunità parrocchiali di S. Maria di Castello, S. Pietro e Tabiano. Ha operato a lungo nella missione di Matany, diocesi di Moroto, che comprende oltre 110.000 abitanti. Nella missione è stato costruito un ospedale gestito dalla Diocesi, con una scuola per infermiere ed ostetriche. Qui sono state aperte scuole per assicurare l’istruzione dei giovani del posto. Il suo impegno è stato rivolto soprattutto ad assicurare migliori condizioni di vita della popolazione, promuovendo l’agricoltura, con l’escavazione di pozzi e la costruzione d’impianti di irrigazione a goccia.
L'Avv. Marco Dallari Capogruppo di NOI PER VIANO ha proposto al Consiglio comunale del 21 settembre scorso di approvare un atto di indirizzo per conferire a Padre Marco la cittadinanza onoraria o alternativamente una benemerenza quale il simbolico gesto della consegna delle chiavi del comune. Sottolineiamo che la figura del sacerdote ci è particolarmente cara poichè oltre alle opere di fede è stato il principale promotore del recupero della cinquecentesca canonica di Santa Maria di Castello Querciola e del prezioso ciclo di affreschi rinascimentali di Lelio Orsi ivi contenuti, cosa che è riuscito a fare dal nulla solo con la forza dello spirito e della tenacia.
Il Consiglio comunale ha approvato la proposta di Dallari all'unanimità dei presenti



24/09/2016

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Paolo Ruini
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