LEI LO CACCIA E LUI CHIEDE AIUTO AI CARABINIERI
REGGIO EMILIA - Un intervento non proprio in linea con il Santa Natale, quello operato dai carabinieri di Reggio Emilia il 25 dicembre, che rivela come il fenomeno delle liti in famiglia sia in costante crescita così pure come l’abitudine a rivolgersi ai carabinieri per sanare le controversie. Vecchie ruggini mai risolte che all’improvviso tornano a esplodere, liti per questioni economiche o per l’affidamento dei figli: in cima alla “classifica” delle discussioni fra le mura domestiche ci sono soldi e sentimenti. In questo periodo di festività è capitato, come oramai accade di consueto nei weekend e nei periodi di vacanza, di assistere alla parata di padri separati a cui le ex mogli negano il diritto di vedere i ragazzi, e prima che la situazione degeneri i carabinieri intervengono. Mediano, contribuiscono a far sbollire la rabbia, finché la lite rientra. L’aumento dell’aggressività e il fatto che oramai il disagio sociale è forte fa si che anche il fenomeno delle liti in famiglia sia in costante crescita così come la “moda” a chiamare i carabinieri. A dimostrarlo i numeri: dall’inizio dell’anno al 112 dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia sono pervenute circa 1.800 richieste d’intervento per cosiddetti privati dissidi (un media di 5 al giorno) la maggior parte dei quali (circa l’85%) ha riguardato liti in famiglia. Uno degli ultimi interventi, come accennato in premessa,   il giorno di Natale quando i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia su richiesta di un cittadino sono intervenuti presso una privata abitazione del capoluogo reggiano a seguito di un’accesa lite tra due compagni. Lei aveva deciso di cacciarlo di casa e lui non riuscendo a riprendere i propri effetti personali si è rivolto ai carabinieri. I militari dopo aver dedicato tanto tempo all’ascolto delle ragioni della donna riuscivano a convincerla: sotto lo sguardo dei militari l’uomo, grazie alla mediazione dei carabinieri, entrava in casa riuscendo a prendersi i suoi effetti personali. Quando poi i carabinieri uscivano con l’uomo la compagna, che nel frattempo aveva sbollito la rabbia e riflettuto sulle parole proferitele dai carabinieri, raggiungeva in lacrime compagno e carabinieri dichiarandosi pentita per l’accaduto e chiedendo all’uomo di tornare a casa, cosa che alla fine avveniva. Un fenomeno, quello delle liti in famiglia, che i carabinieri non sottovalutano. Questi episodi infatti talvolta rischiano di diventare l’anticamera di fatti gravi: la violenza in famiglia è una delle principali emergenze anche nel territorio della provincia di Reggio Emilia. Ma questa è un’altra storia, i militari nelle ultime 48 ore sono riusciti a placare gli animi senza conseguenze in una decina di interventi. La prevenzione, a volte, funziona anche in questo delicato cam


28/12/2016

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Paolo Ruini
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