DISTRUGGE L'AUTO DEL PAPA' E SIMULA IL FURTO
CADELBOSCO SOPRA - Dopo essere uscito fuoristrada con l'autovettura del padre, e finendo poi contro un muro un 30enne abitante a Guastalla, rimasto illeso, si è allontanato dal luogo dell'incidente, nel comune di Cadelbosco Sopra, e ha tentato di simulare il furto dell'autovettura in modo da poter imputare il sinistro ai ladri per evitare di essere rimproverato dai propri genitori. La descrizione dei fatti data ai carabinieri ha destato però qualche sospetto tanto che il giovane, incalzato dai militari, alla fine ha ammesso aver simulato il furto per evitare di essere sgridato dal padre. È accaduto a Cadelbosco Sopra nella bassa reggiana. Il 30enne pensava di espletare una mera formalità congedandosi dai Carabinieri con estrema tranquillità dopo aver denunciato il furto dell’autovettura Fiat Punto di proprietà del padre 65enne, invece successivamente, a distanza di qualche ora, si è ritrovato negli uffici della stazione carabinieri di Cadelbosco Sopra, per cercare di spiegare ai militari le “falle” del suo racconto. Nel giro di poco un operaio 30enne residente Guastalla, si e’ ritrovato da vittima di un furto a indagato per simulazione di reato in quanto i fatti cosi come da lui esposti in denuncia non sono risultati corrispondere al vero: circostanza questa che al culmine dei fatti ha visto il 30enne essere denunciato dai carabinieri di Cadelbosco Sopra alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine al citato riferimento normativo violato. Nel dettaglio l’altra mattina i carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra intervenivano in via Leonardo Da Vinci dove era stato segnalato un incidente stradale. Sul posto i carabinieri riscontravano un’autovettura Fiat Punto finita contro dei cartelli della segnaletica stradale terminando la corsa contro un muretto. Sul posto non veniva rintracciato il conducente. L’auto, di proprietà di un 65enne abitante a Guastalla, da successivi accertamenti risultava essere stata denunciata rubata la stessa mattina da un 30enne di Guastalla che aveva formalizzato la denuncia presso la caserma del suo paese. Grazie a concordanti testimonianze   e visione di telecamere, i carabinieri di Cadelbosco Sopra sconfessavano il furto convocando in caserma il giovane che posto davanti all’evidenza dei fatti crollava ammettendo di essersi inventato tutto per paura di essere sgridato dal padre. Alla luce dei fatti l’uomo veniva denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine all’ipotesi delittuosa di simulazione di reato.




18/03/2017

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Paolo Ruini
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