PICCHIA LA MOGLIE E LA FIGLIA: ARRESTATO
BASSA REGGIANA   – Dopo averla picchiata e rimproverata per essere nata donna ha preso un grosso coltello inseguendo la figlia minorenne che è riuscita a trovare rifugio nella camera. Mentre cercava di chiudere la porta l’uomo sferrava una coltellata che andava a conficcarsi nell’infisso con la ragazzina che urlava aiuto dalla finestra. Questo l’ultimo episodio in ordine cronologico di una serie di grave condotte violente commesse dall’uomo ai danni della figlia e che non risparmiavano nemmeno la moglie. L’arrivo del weekend, contrariamente a quanto di norma avviene in molte famiglie, per le due donne era vissuto come un vero e proprio incubo. Il capofamiglia, infatti, nei fine settimana era solito far uso smodato di bevande alcoliche e “sfogare” la sua rabbia contro mamma e figlia che, per paura, hanno sempre subito in silenzio. A raccontare quanto accadeva nelle mura domestiche, di un’abitazione di un comune della bassa reggiana, è stata una 16enne che ieri alla vista dei carabinieri, chiamata da alcuni cittadini preoccupati per le urla che provenivano dalla casa, si è lasciata andare in un pianto liberatorio, raccontando ciò che lei e la mamma subivano da anni. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto hanno arrestato un cittadino indiano 43enne abitante nella bassa reggiana, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Una vicenda dai contenuti primordiali quella raccontata dalla ragazzina costretta, con la mamma, a subire ogni tipo di angheria da colui che si è rivelato essere un vero e proprio “marito e papà   - padrone”. Nei weekend, complice l’uso smodato di alcolici, ogni occasione era buona per pestare la figlia: schiaffi in faccia, pugni in tutte le parti del corpo e soprattutto allo stomaco quando sapeva che aveva il ciclo, seni stretti nelle mani per causare dolore alla ragazza e altre violenze che non risparmiavano nemmeno la mamma che interveniva in difesa della ragazza. L’ultimo grave episodio nella tarda mattinata di sabato quando la minore intenta ad apparecchiare veniva avvicinata dal padre che, ubriaco, dopo averla picchiata e rimproverata per essere nata donna, si è armato con un grosso coltello inseguendo la figlia fuggita nella camera. Mentre cercava di chiudere la porta l’uomo sferrava una coltellata che andava a conficcarsi nell’infisso con la ragazzina che urlava aiuto dalla finestra. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri, da parte di alcuni cittadini allarmati per quelle grida d’aiuto, che girava l’intervento a una pattuglia della stazione di Castelnovo Sotto che giunti sul posto accertati i fatti e acquisiti i dovuti riscontri arrestavano l’uomo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. In questi anni di violenze le due donne non hanno mai denunciato quanto subivano proprio per paura dell’uomo.




08/05/2017

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Paolo Ruini
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