ARRESTATO RAPINATORE CON IL COLTELLO
REGGIO EMILIA -   Si trovava in zona stazione quando è stato avvicinato da due malviventi: uno dopo avergli puntato il coltello alla gola e sfilato il portafoglio con 450 euro in contanti si è dato alla fuga a piedi, l’altro, lasciando intendere di voler prendere l’amico, si è fatto consegnare la bicicletta dalla vittima dileguandosi. L’efferato episodio delittuoso si è consumato in pieno giorno nel quartiere Marconi, zona stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Per quei fatti, verificatisi il 28 settembre scorso, i carabinieri della stazione di Corso Cairoli hanno identificato colui che ha puntato il coltello alla gola della vittima, ora finito in manette. Il Tribunale di Reggio Emilia, infatti, accogliendo le richieste della Procura reggiana, a sua volta concorde con le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale, ha emesso a carico dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ieri è stata eseguita dai carabinieri reggiani che hanno arrestato il rapinatore. In manette con l’accusa di concorso in rapina aggravata i carabinieri hanno arrestato il 23enne Younes REFDAOUI marocchino residente a Reggio Emilia ristretto a disposizione della Procura reggiana. L’origine dei fatti intorno alle ore 16:30 del 28 settembre scorso quando un operaio 50enne abitante in città mentre si trovava in via Ceva è stato avvicinato da due uomini uno dei quali (l’odierno arrestato) gli puntava un coltello alla gola sfilandogli il portafoglio contenente 450 euro, ottenuto il quale fuggiva. Il complice a questo punto, con il pretesto di andare a ricercare l’amico per fargli restituire i soldi, si faceva consegnare dalla vittima la bicicletta e a sua volta faceva perdere le proprie tracce. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che inviava sul posto una pattuglia della stazione di Corso Cairoli che avviavano le indagini per risalire all’identificazione dei responsabili. Una prima importante svolta i carabinieri la ottenevano visionando le telecamere di un bar della zona che hanno ripreso le primissime fasi dell’aggressione e la fuga del rapinatore che veniva immortalato dalle telecamere. Grazie alle immagini i carabinieri indirizzavano le loro attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato a carico del quale acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui l’univoco riconoscimento ad opera della vittima sottoposta ad apposita seduta di individuazione fotografica. Le risultanze investigative dei carabinieri concordate dalla Procura reggiana e recepite dal GIP hanno quindi portato all’odierno provvedimento restrittivo che ha visto il rapinatore finire in manette. Le indagini proseguono ora per catturare il complice.




08/06/2017

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it