EVADE DAI DOMICILIARI PER PORTARE LA MOGLIE ALL'OSPEDALE
CASTELLARANO – Un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno a Castellarano, un 35enne napoletano, è stato arrestato dai carabinieri di Castellarano per aver violato le prescrizioni della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per mafia in quel comune, a cui è sottoposto dal maggio di quest’anno. L’uomo dopo la convalida dell’arresto, non sussistendo esigenze cautelari, veniva quindi rimesso in libertà. E’ accaduto l’altra mattina quando i carabinieri della stazione di Castellarano scorgevano il 35enne nel parcheggio dell’ospedale di Sassuolo, in provincia di Modena. Subito fermato dai militari, alla richiesta dei dovuti chiarimenti in ordine ai motivi che l’avevano spinto a violare la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno allontanandosi in assenza di autorizzazione da Castellarano per recarsi in altro comune, l’uomo si giustificava riferendo di non aver avuto il tempo di chiedere l’autorizzazione in quanto si è visto improvvisamente costretto ad accompagnare la moglie per un urgenza in ospedale. Data l’eccezionalità dell’urgenza, la giustificazione fornita ai carabinieri dall’interessato poteva essere esimente dell’illecita condotta accertata. Tuttavia i dovuti accertamenti svolti dai carabinieri di Castellarano in ordine a quanto dichiarato dal 35enne hanno rivelato un’altra verità. L’uomo si era si recato in ospedale per accompagnare la moglie ma on per un urgenza come pretestuosamente riferito ma per una visita già programmata da tempo e che quindi, nell’eventualità, l’avrebbe potuto vedere chiedere per tempo la dovuta autorizzazione al competente tribunale di sorveglianza. Alla luce di quanto accertato l’uomo veniva condotto in caserma dove, considerata la flagranza del reato di violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno cui era sottoposto, veniva tratto in arresto. Nono sussistendo comunque le esigenze cautelari, dopo la convalida dell’arresto l’uomo veniva rimesso in libertà, in attesa del processo che comunque lo vedrà sedere nel banco degli imputati.


19/11/2017

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Paolo Ruini
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