I PARCHI EMILIANI A LIVELLO INTERNAZIONALE
I PARCHI DELL’EMILIA CENTRALE CHIEDONO DI ENTRARE NELLA “RISERVA DELLA BIOSFERA” DELL’UNESCO

Con una lettera inviata al Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e all’assessore alle politiche ambientali Paola Gazzolo, il Presidente dell’Ente Parchi Emilia Centrale, Giovanni Battista Pasini, ha avanzato ufficialmente la richiesta di avviare il percorso per ottenere il riconoscimento del territorio dei Comuni dei Parchi del Frignano e dei Sassi di Roccamalatina quale “area MaB”.
Il programma MaB – Man and the Biosphere – è stato voluto dall’Unesco per migliorare il rapporto fra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità in quelle aree naturalistiche ove esiste una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi. Recentemente, il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano ha ottenuto per l’area territoriale di crinale (province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca e Massa Carrara) il prestigioso riconoscimento di “Riserva MaB”.
“I territori dell’Appennino Modenese comprendenti i sette comuni del Parco del Frignano e i tre del Parco dei Sassi di Roccamalatina – scrive Pasini – sono aree ricche di insediamenti rurali, di risorse naturali e di produzioni tipiche della tradizione montana, tutte caratteristiche coerenti con i criteri indicati dall’Unesco”. Per questo il presidente si dice stupito del fatto che l’istruttoria del Ministero dell’Ambiente per l’ottenimento della Riserva MaB in Appennino non abbia mai coinvolto l’Ente Parchi Emilia Centrale, pur ricomprendendo il comune modenese di Frassinoro, già parte del Parco del Frignano. Gli stessi apprezzamenti dell’organismo di valutazione per le produzioni agroalimentari e l’attività agricola sono estendibili a tutto il territorio, sia del Parco nazionale che dei Parchi dell’Emilia Centrale, i quali collaborano già da tempo in questi ambiti. “L’inserimento del nostro territorio nelle aree MaB dell’Unesco – continua la lettera di Pasini – può essere il giusto riconoscimento delle sue qualità ambientali, con importanti effetti positivi per il turismo, per la valorizzazione dei prodotti tipici”.
«Chiediamo quindi alla Regione – dichiara il Presidente – che si è già adoperata per il riconoscimento MaB di altri territori, come ad esempio il Delta del Po, di attivarsi insieme a noi per la presentazione della candidatura per il 2017, quando ricorrerà la possibilità di un allargamento».



07/10/2015

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Paolo Ruini
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