PROVINCIA E CITTÀ VIOLENTE,
REGGIO EMILIA - PRESO LADRO DI BICICETTE
Grazie all’attività dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia potrebbe essere finito l’incubo degli studenti degli istituti superiori del capoluogo reggiano che all’uscita da scuola si accorgevano del furto delle bici che avevano parcheggiate chiuse con catene nelle apposite rastrelliere ubicate nei cortili delle stesse scuole. Un fenomeno, quello di furti delle biciclette ai danni degli studenti, che aveva visto il diretto intervento di alcuni dirigenti scolastici che avevano scritto anche ai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia chiedendo a gran voce l’intensificazione dei controlli nelle pertinenze dei plessi scolastici della città in modo da scoraggiare il ripetersi di tali furti. La risposta degli uomini del colonnello BUDA non si è fatta attendere: ieri mattina i militari del nucleo radomobile hanno infatti fermato un 40enne reggiano che, appena allontanatosi dal polo scolastico Makallè, si trovava in sella ad una bici con in mano altra bicicletta rubata nella scuola ad una studentessa. In sua disponibilità anche una cesoia ed una tronchese utilizzati per spaccare la catena che assicurava le bici. Questa in sintesi la premessa dei fatti che nella tarda mattinata di ieri ha visto i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia arrestare un disoccupato 40enne reggiano, con a carico precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio, in ordine al reato di furto aggravato. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto a disposizione della Procura reggiana. L’origine dei fatti ieri quando al 112 pervenivano varie segnalazioni telefoniche che riferivano della presenza di un uomo che cercava di rubare le biciclette parcheggiate dagli studenti nei pressi dell’istituto superiore Filippo Re. Segnalazioni importanti che permettevano alle pattuglie, già impegnate nella specifica attività preventiva, di entrare in possesso della descrizione del ladro. Durante l’attività ricognitiva, nelle vicinanze di altro complesso scolastico poco distante, il polo Makallè, i militari fermavano un sospetto corrispondente per descrizione al ladro che aveva tentato di rubare biciclette alla Filippo Re. Si trovava in sella a una mountain bike Atala ed a mano conduceva anche una bicicletta da donna. Durante i controlli l’uomo, identificato nel menzionato 40enne, risultava occultare nella manica sinistra del giubbotto indossato una tenaglia e all’interno dei pantaloni una cesoia. I due arnesi atti allo scasso venivano sequestrati mentre i successivi accertamenti permettevano di accertare che la bicicletta da donna era stata appena rubata, dopo averne rotto la catena, dal cortile del vicino complesso scolastico di via Makallè ai danni di una studentessa a cui veniva restituita. L’altra bicicletta, di certa provenienza furtiva, veniva sequestrata in attesa di individuare lo studente proprietario che ancora non ha sporto denuncia. Alla luce della flagranza di reato il 40enne veniva tratto in arresto. Sull’uomo ora stanno convergendo le indagini per verificare se lo stesso, come sospettano i carabinieri sia il medesimo di una serie di analoghi furti che avevano creato allarme tra gli studenti tanto da indurre alcuni dirigenti scolastici di armarsi di carta e penna e scrivere alle forze di polizia per chiedere maggiori controlli mirati a scongiurare altri furti.


BAGNOLO IN PIANO FURTO AL BAR
Poco prima delle 2,30 del 17 febbraio 2018 i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano, su input della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia allertata dal titolare che si avvedeva del furto, intervenivano in Via Provinciale Sud del comune di Bagnolo in Piano curando l’intervento pertinente un sopralluogo di furto all’interno del Yu Yu Bar. Sul posto gli operanti avevano modo di accertare che ignoti ladri dopo aver forzato la porta d’ingresso si introducevano all’interno dei locali che ospitano l’attività commerciale da dove asportavano, da un primo controllo ancora in fase di esatto accertamento, il registratore di cassa con all’interno alcune centinaia di euro. Tra danni cagionati per la perpetrazione del furto e refurtiva sottratta il danno è in corso di esatta stima. Sulla vicenda i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano competenti per territorio hanno avviato le indagini in ordine al reato di furto aggravato a carico di ignoti.

CAMPEGINE - PER RUBARE SRADICANO UNA SARACINESCA
La forza esercitata sul cavo d’acciaio, da una parte tirata dall’auto e dall’altra agganciata alla saracinesca posta a protezione della porta d’ingresso della sala giochi di un bar di Campegine , ha permesso ai ladri di sradicare la saracinesca asportando una macchina cambiamonete ed una slot. L’origine dei fatti poco dopo le 2,00 di oggi 16 febbraio 2018, quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato dall’attivazione dell’allarme, interveniva in via Guido Rossa della frazione Caprara di Campegine, dove era stato segnalato un furto in atto. Sul posto i carabinieri accertavano che ignoti ladri con le modalità sopra esposte sradicavano la saracinesca penetrando all’interno dei locali che ospitano la sala giochi del bar asportando una slot ed una macchina cambiamonete, per poi sganciato il cavo dileguarsi con la refurtiva, il cui valore è in corso di quantificazione. Sulla vicenda i carabinieri di Castelnovo Sotto hanno avviato le indagini in ordine al reato di furto aggravato.

SAN POLO TROPPO VIOLENTO FINISCE IN CARCERE
 Arrestato il 6 febbraio 2018 dalla Polizia Municipale, dopo una mattina di assurda follia che l’aveva visto, tra l’altro, aggredire gli agenti della polizia municipale, mandandone 4 in ospedale, intervenuti a difesa di un’anziana con cui stava litigando, aveva ottenuto i benefici dei domiciliari presso l’abitazione della madre di un suo amico che aveva deciso di ospitarlo in virtu’ dell’amicizia che aveva con il figlio. Tuttavia il comportamento del 40enne non è stato certo dei migliori tanto che la stessa donna che aveva deciso di ospitarlo, impaurita per le condotte del 40enne che faceva uso smodato di bevande alcoliche, tanto da vederlo essere anche ricoverato per abuso etilico, ha maturato la decisione di non voler più l’amico del figlio in casa. La decisione della donna, maturata anche a sua tutela, è stata partecipata ai carabinieri di San Polo d’Enza che hanno relazionato la Procura reggiana la quale, essendo venuta meno la disponibilità ad ospitare il 40enne, ha chiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento della misura dei domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere. Il provvedimento giunto ieri alla caserma dei carabinieri di San Polo d’Enza dove l’uomo domicilia è stato eseguito dai militari che hanno condotto l’uomo in carcere. Il 40enne era finito in manette la mattina del 6 febbraio per resistenza, lesioni e violenza nei confronti degli agenti di Polizia Municipale che intervennero dopo aver notato il 40enne minacciare di morte ed aggredire per futili motivi un’anziana donna. L’uomo che si era rifiutato di fornirei documenti aveva aggredito gli operatori usando violenza nei confronti degli agenti di polizia municipale del comando della val d’Enza mandandone 4 in ospedale. L’uomo quindi era stato arrestato per poi ottenere i domiciliari e quindi finire in carcere alla luce dei fatti verificatisi in regime di arresti domiciliari.


17/02/2018

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Paolo Ruini
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