LA CYBER TRUFFA COLPISCE MOLTO PIU' FACILMENTE
MONTECCHIO EMILIA -   Uno ha curato l’inserzione e i contatti con l’acquirente, che correvano via mail e tramite sms, l’altra invece ha incassato l’importo accreditatole sulla sua postepay relativo all’acquisto online di una stufa a pellet che però non è mai stata spedita. La coppia di truffatori partenopei è però stata identificata dai carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia a cui la vittima, un 38enne operaio del luogo, si è rivolto denunciando il raggiro. Con l’accusa di truffa i Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia hanno denunciato un 55enne napoletano con una sfilza di precedenti specifici e la complice 40enne napoletana incensurata. A nulla è valso l’accorgimento dell’acquirente di richiedere via mail un documento d’identità: i due truffatori gli hanno infatti inviato la coppia di una carta d’identità falsa, circostanza quest’ultima che ora vede i due essere stati denunciati anche per il reato di uso di atto falso. La vittima, un 38enne di Carpineti, con l’intento di acquistare una stufa a pellet ha risposto ad un annuncio su un sito di e-commerce trovando il prodotto di suo gradimento del costo di 600 euro che, dopo i predetti “accorgimenti”   ha versato tramite bonifico per poi scoprire di essere raggirato allorquando non ha ricevuto la stufa acquistata. Non ricevendo la stufa ha infatti cercato di contattare il venditore che ovviamente non gli ha più risposto. Materializzato di essere rimasta vittimo di un raggiro l’uomo si è presentata ai carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono associato all’inserzione esca, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri di Montecchio Emilia catalizzavano le attenzioni investigative sugli odierni indagati nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per i reati di truffa e uso di atto falso per le cui ipotesi di reato venivano quindi denunciati in concorso.




04/03/2016

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Paolo Ruini
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