CRONACHE NERE REGGIANE
Reggio Emilia.È   AI DOMICILIARI ORGANIZZA UN DROGA PARTY - Si trovava ai domiciliari per i reati di estorsione, sfruttamento della prostituzione e rapina, e sebbene, all'atto della concessione degli arresti domiciliari, gli stato fatto divieto di frequentare persone estranee al nucleo familiare, durante un controllo dei carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce è stato trovato in compagnia di tre connazionali estranei alla famiglia che, oltretutto, erano intenti a fumare marijuana in quello che è apparso come un vero e proprio festino a base di droga. Una grave condotta, quella ravvisata dai carabinieri di Via Adua a carico di un 27ennne cittadino nigeriano domiciliato in città che ha indotto i carabinieri a riferire il tutto all’Autorità Giudiziaria che gli aveva concesso a marzo scorso il beneficio dei domiciliari a Reggio Emilia. Il Tribunale di Lecce, che l’uno marzo scorso gli aveva concesso i domiciliari,  accogliendo le richieste della Procura salentina ha quindi revocato il beneficio disponendo la custodia cautelare in carcere dove ieri pomeriggio è stato condotto dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce che hanno eseguito il provvedimento. L’uomo si trovava ai domiciliari per una brutta storia fatta di riti vodoo e minacce ai familiari ai danni di una connazionale. Per questo motivo nell’agosto del 2016, unitamente ad altri due connazionali era stato arrestato, in flagranza di reato per aver brutalmente picchiato una connazionale che si era loro ribellata. Dopo oltre un anno e mezzo di carcere aveva ottenuto i domiciliari a Reggio Emilia ospite di un connazionale. Una misura concessagli con il divieto di frequentare persone estranee al nucleo familiare. Divieto che già aveva violato a Luglio allorquando durante i controlli i carabinieri avevano sorpreso alcuni soggetti estranei alla famiglia e che ora ha reiteratamente violato non solo ospitando tre connazionali sempre estranei al nucleo familiare ma consentendo, come accertato dai carabinieri di via Adua, che questi consumassero in una sorta di festino a base di marjuana, interrotto proprio dai i controlli dei carabinieri. Per questo motivo il 27enne ieri è finito nel carcere reggiano dove è stato condotto dai carabinieri di via Adua che hanno dato esecuzione al provvedimento di revoca spiccata a suo carico dal tribunale di Lecce.

Reggio Emilia. GLI SIPPANO UN COMPUTER
Una brutta disavventura quella capitata a un impiegato 27enne abitante a Reggio Emilia rimasto vittima di uno scippo compiuto da un malvivente che si è dato alla fuga. E’ accaduto poco prima delle 14,30 del 19 ottobre 2018 in via Mirabello di Reggio Emilia. L’uomo camminava a piedi lungo il marciapiede con l’intento di tornare a casa quando è stata avvicinato alle spalle da uno sconosciuto che gli strappava la borsa con all’interno il suo notebook, per poi dileguarsi a piedi. Un’azione fulminea che non arrecava lesioni all’uomo. Quindi la denuncia della vittima presentata ai carabinieri della stazione di Corso Cairoli che hanno avviato le indagini a carico di ignoti in ordine al reato di furto con strappo.

Sant’Ilario d’Enza.DENUNCIATO CHI HA BRUCIATO UN AUTO
 Messo alle corde dalle risultanze investigative dei carabinieri della stazione di sant’Ilario d’Enza, che su di lui avevano indirizzato le indagini ritenendolo l’autore dell’incendio appiccato all’autovettura di proprietà di una 48enne di Sant’Ilario d’Enza, ha reso piena confessione giustificando il gesto come un atto ritorsivo nei confronti del figlio della proprietaria dell’auto con cui da tempo nutriva rancori. Per questo motivo con l’accusa di danneggiamento a seguito di incendio i carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 25enne incensurato reggiano. L’origine die fatti la notte del 17 ottobre scorso quando i carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, su input della centrale Operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia, allertata dalla vittima, intervenivano in località Calerno del comune di Sant’Ilario d’Enza a seguito dell’incendio di un’autovettura Ford Focus. Sul posto i carabinieri avevano modo di accertare che ignoti dopo aver imbevuto della carta igienica con del liquido infiammabile la posizionavano nel parabrezza dell’auto dandogli fuoco. Le fiamme danneggiavano la fiancata lato dx dell’autovettura nonché parte della tappezzeria interna. Le indagini dei carabinieri di Sul posto i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza procedevano ai rilievi sequestrando parte della carta igienica utilizzata per l’innesco. Nel proseguo delle indagini i carabinieri nel circoscrivere l’atto alla sfera privata delle vittime catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di riscontri investigativi tra cui il rinvenimento, nella sua autovettura, di pezzi di carta igienica della stessa trama di quella sequestrata sull’auto data alla fiamme. Una prima svolta seguita poi dalla convocazione in caserma del giovane che presentatosi con il suo legale rendeva piena confessione ammettendo le responsabilità. Alla base del gesto, come poi riferito dal diretto interessato, motivi di acredine, all’esatto vaglio, che il giovane nutriva nei confronti del figlio  della proprietaria dell’auto. Il 25enne è stato quindi denunciato per danneggiamento seguito da incendio.

Luzzara. PLAY STATION FANTASMA
L’inserzionista curava la pubblicazione degli annunci esca su noti siti internet di annunci portando avanti via WhatsApp la trattativa mentre l’amico “cassiere”, intestatario del conto dove finivano i soldi, incassava il danaro delle “vendite fantasma” di consolle play station. In questo modo il duetto di filibustieri dalla provincia di Crotone hanno raggirato anche un reggiano che ha risposto all’annuncio concernente la vendita di una play station, che ha pagato 290 euro senza vedersi consegnare la consolle in quanto i due furbastri truffatori incassato il danaro hanno bidonato l'acquirente non consegnando quanto acquistato e sparendo nel nulla. Per questo i carabinieri della stazione di Luzzara, a cui lo studente 18enne reggiano ha sporto denuncia, a conclusione di mirate indagini telematiche, hanno denunciato per concorso in truffa alla Procura reggiana due crotonesi 27enni. Uno è risultato l’autore dell’inserzione e colui che ha portato avanti la trattativa l’altro intestatario del conto dove sono finiti i soldi. Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata da un 18enne reggiano che aveva acquistato su un noto sito internet di annunci una play station. Dopo aver intavolato via whatsApp la trattativa riusciva a concludere l’acquisto della console per un importo di 290 euro che versava secondo quanto pattuito sul conto indicatogli dal venditore. All’accredito dell’importo non è però corrisposta la consegna della playstation in quanto il venditore spariva nel nulla bidonando il malcapitato reggiano. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa il ragazzo si presentava ai carabinieri di Luzzara formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra l’account di posta elettronica, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola, l’utenza telefonica dove veniva intavolata la trattativa e il conto dove erano stati versati i soldi i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sugli odierni indagati nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa in concorso per la cui ipotesi di reato venivano denunciati.

Correggio. SI FERISCE MENTRE PULISCE LA PISTOLA
Era intento ad effettuare le operazioni di pulizia del suo revolver calibro 6, quando per cause accidentali in corso di esatto accertamento, gli è partito un colpo che lo ha ferito alla mano sx. L’uomo, un pensionato 75enne di Correggio, si è quindi recato per le cure mediche al pronto soccorso dell’ospedale correggese i cui sanitari, alla luce della ferita, ricondotta ad arma da fuoco, hanno allertato i carabinieri correggesi. L’uomo dopo le cure mediche del caso, per lui una prognosi di 20 giorni per la ferita alla mano sx, è però finito nei guai. Nel corso degli accertamenti condotti dai carabinieri di Correggio infatti i militari hanno verificato che una delle armi possedute dal 75enne no era regolarmente custodita in quanto riposta all’interno di una cassetto del comò della camera da letto. La naturale conseguenza per il 75enne è stata la denuncia che i carabinieri di Correggio hanno inoltrato alla Procura reggiana in ordine al reato di omessa custodia. Tutte le armi, compreso il revolver che ha causato il suo ferimento, sono state quindi ritirate in via cautelare in attesa anche degli eventuali ulteriori provvedimenti amministrativi che saranno adottati nei suoi confronti anche dalla Prefettura di Reggio Emilia a cui i carabinieri di Correggio l’hanno segnalato per l’eventuale adozione di un provvedimento di divieto di armi e munizioni ai sensi dell’art. 39 del Testo Unico delle Leggi di P.S.. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Correggio l’uomo si trovava nella sua abitazione intento ad effettuare la pulizia di un revolver che deteneva regolarmente. Durante tali operazioni, per cause ancora all’esatto vaglio, gli partiva un colpo che l’attingeva alla mano sx. Quindi il ricorso autonomo alle cure mediche presso il Pronto Soccorso del paese. L’obbligo dei sanitari, davanti al ferimento ricondotto ad arma da fuoco, di avvisare carabinieri, vedeva l’intervento dei militari di Correggio che quindi avviavano li accertamenti riconducendo l’evento a una minor attenzione e comunque a circostanza del tutto accidentale. Escluse responsabilità terze i carabinieri nel corso degli accertamenti rivelavano inosservanze alle norme sulla custodia delle armi in quanto nel cassetto del comò veniva trovata una pistola risultante pertanto non regolarmente custodita. Alla luce di quanto accertato a carico del cacciatore scattava la denuncia per omessa custodia di armi con i carabinieri che procedevano – in via cautelare – al sequestro di tutte le armi (3 pistola e 6 tra carabine e fucili) e di tutto il munizionamento detenuto dall’uomo che inoltre è stato segnalato alla competente Prefettura per l’eventuale adozione di un provvedimento di divieto di armi e munizioni ai sensi dell’art. 39 del Testo Unico delle Leggi di P.S...




21/10/2018

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Paolo Ruini
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