NAPOLETANO VENDE GOMMONE VIRTUALE
GATTATICO -   Grazie ad un’inserzione su noto sito di annunci, l’utenza telefonica dove poter intavolare la compravendita e una carta prepagata dove ricevere i soldi, un truffatore è riuscito ad insediarsi nei siti di compravendita più cliccati piazzando annunci trattanti la vendita di un gommone nautico tender usato che commercializzava con successo grazie alla possibilità per gli acquirenti di “trattare” il prezzo. Le trattative correvano sull’applicativo WhatsApp grazie al numero che il venditore forniva all’acquirente e quando sulla carta prepagata veniva accreditato l’importo richiesto il gioco era fatto in quanto al pagamento non corrispondeva la spedizione di quanto acquistato. Quando la vittima lamentava il ritardo, il venditore spariva nel nulla bloccando l’acquirente nei contatti indesiderati in modo tale da non poter essere richiamato. Il 30enne napoletano, scoperto e identificato dai carabinieri della stazione di Gattatico, è stato ora denunciata alla Procura di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima, un 50enne operaio reggiano, dovendo acquistare un gommone nautico e dopo aver visto un inserzione trattante la vendita del gommone che faceva proprio al suo caso, ha contattato via WhatsApp l’inserzionista concordando l’acquisto del manufatto nautico per l’importo di circa 200 euro. Dopo aver versato l’importo richiesto  non vedendosi recapitare il gommone cercava invano di contattare l’utenza telefonica associata all’annuncio trappola. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro l’uomo si è presentato ai carabinieri della stazione di Gattatico formalizzando la denuncia. Dopo una serie di riscontri tra l’intestatario dell’utenza telefonica associata all’annuncio e al profilo WhatsApp e della carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato.


08/12/2018

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Paolo Ruini
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