VENDE MOTORE FANTASMA
TOANO -   Grazie ad un’inserzione associata a una mail e una carta prepagata dove ricevere i soldi dalla Piemonte un 27enne si è insidiato nei principali siti di annunci commercializzando a prezzi assolutamente convenienti motori per auto. Le trattative correvano inizialmente via mail e poi telefonicamente. Quando sulla carta prepagata veniva accreditato la cospicua caparra richiesta il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione della merce. Tuttavia quando l'acquirente cercava di contattare il venditore per lamentare il ritardo il truffatore inizialmente lo rassicurava adducendo motivi burocratici per poi non rispondere più. Un vero e proprio boss del raggiro il 27enne di Torino scoperto dai carabinieri della stazione di Toano che l’hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima, un 58enne reggiano, con l’intento di fare un affare ha risposto ad un annuncio online acquistando un motore completo di cambio per la sua autovettura pattuendo un prezzo di 1.500 euro. Dopo aver contattato via mail l’inserzionista, averci parlato telefonicamente il 58enne rassicurato ha chiuso l’acquisto versando, tramite bonifico sulla carta prepagata fornita dal truffatore, la caparra richiesta pari a 300 euro per poi, dopo iniziali scuse circa i motivi del ritardo della spedizione del motore  non ricevere quanto acquistato. Materializzato di essere rimasto vittima di un raggiro l’uomo si è presentato ai carabinieri della stazione di Toano formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra la mail associata all’inserzione, l’utenza telefonica usata per la compravendita e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato con a carico una sfilza di precedenti specifici, nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato alla Procura reggiana.


18/12/2018

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Paolo Ruini
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