ARRESTATI TRE LADRI
REGGIO EMILIA – E’ andata male la trasferta delittuosa tre giovani topi d’appartamento che partiti dal piacentino hanno raggiunto la provincia reggiana per compiere furti in abitazione. La derubata, in piena notte, svegliatasi per i rumori che sentiva provenire dalla porta d’ingresso ha infatti chiamato subito il 112 del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia che ha girato l’intervento a un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che tempestivamente intervenuto nel condominio oggetto delle attenzioni furtive ha sorpreso e bloccato i 3 ladruncoli che avevano tentato di entrare in un appartamento. Con l’accusa di concorso in tentato furto aggravato, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato una 22enne piacentina residente a Cortemaggiore (PC), un 25enne originario di Bari residente a Fiorenzuola d’Arda e una 25enne cittadina albanese abitante a Piacenza. I tre questa mattina comparsi davanti al Tribunale di Reggio Emilia, dopo la convalida dell’arresto, sono stati rimessi in libertà in attesa del processo fissato per il prossimo 24 maggio. E’ accaduto questa notte poco prima delle 3,00 a Reggio Emilia in un condominio di Via Keplero. Una donna di 30 anni svegliatasi in piena notte, in conseguenza ai rumori che sentiva provenire dalla porta d’ingresso, si alzava dal letto e attraverso lo spioncino notava un ragazzo   che armeggiava sulla porta del suo appartamento. Impaurita per l’accaduto attraverso il telefono dava l’allarme al 112 segnalando il furto in atto. Sul posto veniva immediatamente inviata una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che percependo la presenza di estranei nel condominio, dopo aver bloccato preventivamente i due ascensori, sorprendeva all’interno del palazzo un ragazzo e due donne. “Siamo venuti a far visita a una cugina.” Questa la giustificazione fornita dai 3 ragazzi che non ha per nulla convinto i militari anche alla luce dell’ora tarda, peraltro inusuale peraltro per una visita. I successivi accertamenti consentivano di trovare in disponibilità del ragazzo un coltello a serramanico della lunghezza di 19 cm utilizzato per provocare l’effrazione alla porta peraltro rilevata dagli stessi Carabinieri. La derubata a sua volta riconosceva nei tre fermati le persone che aveva visto, attraverso lo spioncino, poco prima cercare di forzare la porta di casa. Alla luce di quanto accertato e considerata la flagranza di reato i tre venivano condotti in caserma e tratti in arresto in ordine al reato di tentato furto aggravato.



13/04/2016

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Paolo Ruini
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