FURTI E VIOLENZE IN PROVINCIA REGGIANA
REGGIO EMILIA - RAPINATO DAL BRANCO
Rapina l'altra   sera in piazzale Atleti Azzurri d’Italia a Reggio. A denunciarla è stato un 15enne vittima dell'episodio avvenuto sabato sera e sul quale ora stanno indagando i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce unitamente ai colleghi dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia. I carabinieri sono intervenuti infatti in Piazzale Atleti Azzurri d’Italia verso le 22,45 di ieri, quando ancora c'erano diverse persone nelle pertinenze del centro commerciale i Petali. Il minore si trovava in compagnia di due amici nei pressi della fermata dell’autobus davanti al centro commerciale quando è stato avvicinato da un gruppo di 5 stranieri che gli hanno chiesto una sigaretta. Gli amici intuendo cosa sarebbe accaduto da lì a poco sono fuggiti mentre il 15enne è stato aggredito dal branco che lo hanno picchiato impossessandosi del suo cellulare per poi fuggire.  Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che hanno avviato le indagini in ordine al reato di rapina. Il minore, accompagnato dal padre, è poi ricorso alle cure mediche.

GATTATICO - BOTTE ALLA MOGLIE:ARRESTATO
“Anche se mi denunci e mi mandi in carcere quando esco ti uccido”. Con queste minacce, dopo averla pestata, proferite alla moglie nonostante la presenza dei carabinieri di Gattatico, si è concluso l’ennesimo episodio di violenza in famiglia ad opera di un 37enne abitante a Gattatico che è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. Inaudite e gratuite le violenze commesse ai danni della moglie, finita in ospedale dopo un brutale pestaggio avvenuto alla presenza dei bambini in lacrime. E’ accaduto ieri sera in una privata abitazione dove i carabinieri di Gattatico intervenivano per quella che inizialmente era stata segnalata come una lite in famiglia. Non si trattava di una classica lite in famiglia ma di un grave episodio di gratuita violenza da parte di un 37enne che non credendo alla moglie circa la presenza di una stufa elettrica nella camera la colpiva ripetutamente con una seri infinita di schiaffi al volto sino ad arrivare a stringergli con forza il collo rischiando di strozzarla. Solo l’accorgimento della donna che con un braccio riusciva a gettare a terra uno specchio dell’androne faceva si che l’uomo molasse la presa con la moglie che guadagnava l’uscita trovando rifugio, con i suoi bambini che in lacrime assistevano al pestaggio, dalla vicina dove veniva trovata dai carabinieri con il volto tumefatto. E mentre alla donna i carabinieri di Gattatico assicuravano le cure mediche del caso (per lei prognosi di 6 giorni per trauma all’emivolto sx con ematoma), l’uomo, alla luce di quanto accertato, veniva arrestato. Come poi accertato dai carabinieri quello di ieri no sarebbe l’unico caso di violenza subiti dalla donna: ci sarebbero nel recente passato almeno altri tre gravi episodi che la donna non aveva mai denunciato per paura che il marito la uccidesse come peraltro ha minacciato alla donna prima di lasciare la casa allorquando è stato condotto in carcere dai carabinieri.

Novellara.FURTO IN SALA GIOCHI
Poco dopo le 4,30 di oggi 12 febbraio 2018 i carabinieri della stazione di Novellara, su input della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia allertata dall’allarme, intervenivano in via Provinciale Nord dove era stato segnalato un furto ai danni di una sala giochi. Sul posto gli operanti avevano modo di accertare che, poco prima, ignoti ladri utilizzando un tombino sfondavano la porta d’ingresso introducendosi all’interno dei locali che ospitano la sala giochi da dove asportavano, stando ai primi controlli in corso di esatto inventario, una slot. Tra danni cagionati per la perpetrazione del furto e refurtiva asportata il danno arrecato è ancora in corso di esatta quantificazione. Sulla vicenda i carabinieri di Novellara hanno avviato le indagini a carico di ignoti in ordine al reato di furto aggravato

CAVRIAGO - FURTO I RAME: INDIVIDUATO
Probabilmente riteneva di essersi assicurato l’impunità quando è tornato “sano e salvo” a casa dopo la trasferta furtiva in terra reggiana. Non aveva però fatto i conti con il sistema di videosorveglianza aziendale che l’hanno immortalato durante tutte le fasi del furto che l’hanno visto asportare tre matasse di cave di rame dal cortile di un’azienda di Cavriago. Grazie infatti alle telecamere che inquadravano sia l’autore che il mezzo dove lo stesso aveva caricato il “prezioso oro rosso” o carabinieri della stazione di Cavriago sono riusciti a risalire al ladruncolo. Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di Cavriago hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 60enne residente a Bologna Ad accorgersi del furto notturno è stato un dipendente accortosi della mancanza dall’area cortiliva di tre matasse di cavi rame. I dubbi del dipendente sono stati poi verificati dalla proprietà dell’azienda che visionando a ritroso le immagini del sistema di videosorveglianza che davano sul cortile aveva modo di appurare che un ladro solitario giunto nei pressi della ditta a di un furgone Fiat Scudo accedeva nel cortile dell’azienda asportando le tre matasse di cavi di rame che erano stoccate nel cortile. Quindi la denuncia ai carabinieri che forti anche delle immagini nitide che riprendevano le fasi del furto indirizzavano le attenzioni nei confronti dell’odierna indagato a carico del quale i militari acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui indubbiamente il riconoscimento del ladro grazie alle immaggini che ne hanno immortalato il volto. L’uomo veniva quindi denunciato con l’accusa di furto aggravato.



13/02/2018

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it