CINQUEMILA PERSONE ALLE SALSE
FIORANO - Quasi 5.000 persone hanno partecipato ad iniziative, laboratori e visite guidate organizzate, nel 2019, nella Riserva naturale delle Salse di Nirano, a Fiorano Modenese.
A queste vanno aggiunte le tantissime persone che ogni giorno, soprattutto nei fine settimana, passeggiano liberamente lungo i sentieri dell’area protetta regionale, alcuni dei quali anche accessibili a ipovedenti e a persone con disabilità fisica, a contatto con la natura, ammirando il fenomeno dei ‘vulcani di fango’. Per cui si può ragionevolmente stimare che il dato dei visitatori della Riserva nello scorso anno possa essere anche molto superiore a quello rilevato.

Nel 2019 sono stati 766 i partecipanti iscritti alle iniziative proposte dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con Ente Parchi Emilia Centrale, Cooperativa l’Ovile, Ecosapiens, Ideanatura e associazione Gefi, con punte nei mesi di aprile ed agosto. Purtroppo il maltempo a maggio dello scorso anno ha portato ad annullare diversi appuntamenti, per cui nel 2019 sono state realizzate solo una trentina di attività a fronte delle quaranta proposte nell’anno precedente. Inoltre va rilevato come agli iscritti alle passeggiate guidate spesso di aggreghino persone non iscritte, incontrate lungo il tragitto e che non è possibile contare.

Ai partecipanti alle iniziative ludico-ricreative, organizzate nel 2019, vanno poi aggiunti oltre 4.000 visitatori (4.083 per la precisione, in leggero aumento rispetto al 2018) che hanno prenotato visite guidate nel corso dell’anno. Di questi 2.563 sono bambini e ragazzi provenienti da scuole e centri estivi del territorio, ma anche da altre province e regioni; altri 825 bambini hanno partecipato alle attività didattiche proposte dal Ceas di Cà Tassi e 695 persone (adulti e ragazzi) hanno richiesto attività guidate per gruppi o in convenzione con l’Ente Parchi (23).

Numeri questi che confermano la grande attrattività dal punto didattico e scientifico, oltre che turistico, della Riserva regionale di Nirano, dove, in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, proseguono interessati studi sia sui ‘vulcani di fango’, sia sulla particolare flora e sulla fauna dell’area protetta.

Anche per l’anno 2020 è previsto un ricco calendario di oltre una quarantina di eventi, escursioni, liberazione di animali selvatici e momenti informativi e ludico-ricreativi, che richiameranno tanti visitatori e turisti. Da marzo saranno aperti, nel fine settimana, anche il Centro visite Cà Tassi e l’Ecomuseo Cà Rossa che osserveranno il normale orario dalle 10.00 alle 16.00. Nel Centro visite Cà Tassi sarà possibile visitare l’esposizione ornitologica, di fossili e minerali, mentre all’Ecomuseo di Cà Rossa il percorso multisensoriale   ‘Gusti memorabili’, dotato di 2 postazioni interattive e multidisciplinari, in grado di coinvolgere i quattro sensi.


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26/02/2020

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Paolo Ruini
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