CARROZZERIA NON IN REGOLA FINISCE NEI GUAI
SCANDIANO - Manodopera clandestina nella carrozzeria: denunciato dai carabinieri.
L’attività dei carabinieri di Scandiano è stata svolta unitamente ai colleghi della specialità forestale e del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Reggio Emilia.



Sorpreso a lavorare un clandestino colpito da provvedimento di espulsione. L’attività è stata sospesa: operava in assenza delle autorizzazioni per le emissioni in atmosfera.

Nel corso di un controllo condotto nel comprensorio ceramico reggiano dai carabinieri della tenenza di Scandiano, che hanno operato congiuntamente ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Emilia e della specialità forestale dei Carabinieri scandianesi, sotto il costante coordinamento della Procura reggiana diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, è stata individuata una carrozzeria che impiegava manodopera clandestina e che peraltro operava in uno stabilimento privo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Nei guai è finito un 35enne residente in provincia di Reggio Emilia, che è stato denunciato alla Procura di Reggio Emilia per il reato di occupazione di manodopera clandestina, mancanza del documento valutazione rischi e messa in esercizio di uno stabilimento produttivo privo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. I controlli dei carabinieri scandianesi e dei colleghi dell’ispettorato del lavoro risalgono all’altra mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, in aderenza anche alle indicazioni fornite dal Prefetto di Reggio Emilia Dr.ssa Iolanda Rolli, effettuavano un controllo presso una carrozzeria del reggiano. All’atto dell’ispezione i Carabinieri riscontravano l’impiego di un dipendente intento a lavorare in nero in quanto non regolarmente assunti non potendo di fatto esserlo trattandosi di cittadino clandestino peraltro colpito da provvedimento d’espulsione dal territorio nazionale notificatogli nell’ottobre del 2022 dalla Questura del capoluogo felsineo. Inoltre veniva accertato che il titolare ometteva di elaborare il previsto documento valutazione rischi per l'azienda e di effettuare le comunicazioni obbligatorie inerenti le emissioni del forno per la verniciatura. Nei guai anche il clandestino che veniva denunciato alla stessa Procura reggiana per soggiorno illegale nel territorio dello stato a seguito dell'emissione del decreto di espulsione.










02/02/2023

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Paolo Ruini
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