
REGGIO EMILA- 72 ORE DOPO IL FERMO TORNA AL SANTA MARIA: OFFENDE, SPUTA, E’ ARMATO
AUSL CONVOCA I SINDACATI. CISL FP: “VOGLIAMO SICUREZZA” Non c’è pace all’ospedale Santa Maria: ricordate il giovane 28enne beccato dalla Polizia sabato scorso, con un coltello nel borsone, dopo che aveva demolito un pezzo di struttura in cartongesso per entrare nel bar del Core, al piano zero?
“La notte scorsa questo personaggio è tornato in ospedale insultando gli infermieri, sputando contro di loro ed era pure armato di un taglierino. Inoltre, un estraneo che aveva fame ha pensato di entrare nella cucina ospedaliera, poco prima dell’alba, per saziarsi. La stessa cucina dove 24 ore prima erano stati rubati sei tablet per la prenotazione pasti dei pazienti. Per finire in ‘bellezza’, ci segnalano che sono stati pure rubati i paramenti sacri utilizzati per la Messa nella cappella ospedaliera”.
Lo rende noto Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, categoria che sul tema della sicurezza ospedaliera sta dando battaglia, in particolar modo da quando è iniziato lo stillicidio di furti e altri episodi di microdelinquenza “che riteniamo inaccettabili e da non sottovalutare. Non possiamo derubricare tutto a disagio sociale, dobbiamo invece evitare che queste cose portino al peggio, dato che abbiamo visto che circola gente violenta e attrezzata con con delle lame”.
RITORNO (CON DANNO) ALL’OSPEDALE
In base alle testimonianze raccolte dal sindacato, martedì scorso il 28enne che era stato fermato dalla Polizia 72 ore prima è entrato a tarda notte al pronto soccorso generale del Santa Maria Nuova, lamentando un dolore ai piedi. Ha assunto un atteggiamento molesto, culminato in una serie di insulti verso un’infermiera, pretendendo di avere un antidolorifico. Il film che è partito è quello che i sanitari vedono spesso: l’arrivo della Polizia, la tensione che sembra scemare e il soggetto che si allontana dall’ospedale.
IL TAGLIERINO SOTTO AL CAPPELLO
Tutto a posto? Certo che no. Il 28enne appena ha girato l’angolo si è diretto verso il pronto soccorso radiologico, ha rotto una delle due porte secondarie che fungono da uscita d’emergenza e si è messo a dormire in una delle poltrone in corridoio. Solo il passaggio di due infermieri ha permesso di scoprire la presenza del soggetto, il quale prima ha aggredito verbalmente i sanitari, poi ha sputato addosso ad uno di loro, facendo cadere nella foga del suo slancio il cutter che portava sotto al cappello. Il giovane ha fatto perdere le sue tracce poco dopo ma le forze dell’ordine, analizzando le telecamere, pare lo abbiano ripescato nei pressi della zona mensa.
A CACCIA DI CIBO NELLA CUCINA
A poca distanza, intorno alle 3:50 del mattino, è scattato, invece, l’allarme perimetrale della cucina ospedaliera. Immediato l’intervento della vigilanza, che ha sorpreso un uomo che stava prendendo del cibo. Ha spiegato alla sicurezza di aver fame, non ha avuto atteggiamenti violenti e nel mentre è arrivata anche la Polizia. Alcune fonti riferiscono che il soggetto è stato allontanato senza particolari difficoltà.
AUSL CONVOCA I SINDACATI
Nel frattempo, proprio come Cisl Fp chiedeva da giorni, Ausl ha accettato di organizzare un incontro con i sindacati sul tema relativo all’incolumità degli operatori sanitari. Il summit è in programma il prossimo 15 maggio. “Ringrazio l’azienda per il suo impegno, in questo momento molto delicato il nostro dovere è fare squadra. Porteremo al vertice le paure e soprattutto le proposte dei lavoratori. E segnaleremo che è necessario che per la sicurezza dell’ospedale intervengano in modo congiunto anche la Prefettura, la Questura e il Comune”.
ENORME BISOGNO DI CERTEZZA DELLA PENA
Secondo Ferrara è evidente che il personale del Santa Maria e del Core non deve subire tutto questo e nemmeno può inventarsi sceriffo. Ed è lampante che le regole di contrasto non funzionino: come può accadere che un soggetto fermato con un coltello sabato scorso, sia tornato a delinquere 72 ore dopo, ancora armato, all’interno dello stesso ospedale?
“La politica dimostri di essere matura: faccia la sua parte e intervenga sul ministero degli Interni e sul legislatore. Da un anno e mezzo chiediamo di riaprire il posto di polizia h24, ci fa piacere che anche altri si siano uniti a questa richiesta e, diciamocelo, c’è un bisogno enorme di certezza della pena – chiosa Ferrara –. Chi sbaglia non può tornare ad offendere e sputare senza pagare il suo conto. La sanità ha già tanti problemi, non ha bisogno anche delle prese in giro”.
07/05/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it