FAI LA COSA GIUSTA
CASTELFRANCO EMILIA - “FAI LA COSA GIUSTA” in collaborazione con CNA Modena presenta ANTONINO DE MASI Venerdì 9 maggio 2025   alle ore 20.45  
presso la sala Gabriella Degli Esposti della Biblioteca comunale Lea Garofalo di Castelfranco Emilia. Ospite della serata Il Procuratore di Reggio Emilia Dr.Calogero Gaetano Paci. Conduce Pierluigi Senatore. L’autobiografia di Antonino De Masi in libreria per la casa editrice Aliberti.
“Inferi”, scritto insieme al giornalista Pietro Comito, con la prefazione di Antonio Nicaso e un contributo di Don Luigi Ciotti.
Nell'ambito della rassegna “Fai la cosa giusta”, inserito nel progetto "Semi di Legalità", venerdì 9 maggio alle ore 20:45, presso la sala Gabriella Degli Esposti della Biblioteca comunale Lea Garofalo di Castelfranco Emilia, sarà ospitato un incontro di grande valore civile e sociale: la presentazione del libro "INFERI. La storia vera di un sopravvissuto alla 'ndrangheta", scritto da Antonino De Masi e Pietro Comito, edito da Compagnia Editoriale Aliberti.

Un'opera intensa e toccante, che ripercorre la drammatica vicenda di chi ha avuto il coraggio di opporsi alla 'ndrangheta, mettendo a rischio la propria vita per la legalità e la giustizia. Durante la serata, Antonino De Masi dialogherà con il giornalista Pierluigi Senatore, offrendo una preziosa occasione di approfondimento sui temi del contrasto alla criminalità organizzata e dell'impegno civile.

Antonino De Masi è un imprenditore calabrese di Rizziconi, un piccolo centro nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria), noto per la sua battaglia contro la ’ndrangheta. Le aziende della famiglia De Masi sono da più di cinquant’anni leader nella meccanizzazione agricola: un orgoglio imprenditoriale del nostro Sud.

Ma Antonino De Masi, che ha improntato la sua professione sul doppio binario dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, vive sotto scorta da dodici anni. Le sue denunce contro gli estortori della piana di Gioia Tauro hanno portato noti boss mafiosi alla condanna definitiva. Lui e la sua famiglia sono balzati agli onori della cronaca per questo coraggioso impegno in prima fila contro la criminalità. Ma la vita di De Masi da molti anni a questa parte è stata sconvolta. La protezione da parte delle forze dell’ordine è strettissima, al pari di quelle per i magistrati più impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta. De Masi è, suo malgrado, diventato un simbolo di un Sud che non piega la testa, che si ribella al crimine organizzato sapendo di pagare un alto prezzo, per sé e per la sua famiglia.

«Ringrazio l’editore Aliberti per aver riconosciuto il valore pedagogico della mia burrascosa storia. Ho vissuto sognando, forse illudendomi, che il bene possa prevalere sul male, che la luce possa squarciare le tenebre, che purtroppo tutti stiamo ormai normalizzando nel nostro vivere quotidiano», dichiara De Masi. «Ho raccontato gli inferi che ho incontrato nella mia esistenza, senza mai perdere la speranza di un domani migliore, per la mia terra e la mia gente. Questo racconto non è un lamento, ma un grido di libertà. Spero possa servire a svegliare le coscienze ancora assopite, nel tentativo di riprenderci il gusto della vita, del bello e dei valori che ci hanno portato a essere uomini e donne liberi. Valori come libertà, dignità e speranza, ovvero i pilastri su cui ho costruito la mia intera esistenza».

Antonio Nicaso, che ha curato la prefazione, è uno dei massimi esperti mondiali di ’ndrangheta e autore di numerosi libri sull’argomento. Professore universitario nelle maggiori università americane, è un consulente riconosciuto a livello internazionale per le sue approfondite conoscenze sulle organizzazioni criminali.

Don Luigi Ciotti, prete e attivista italiano, è l’ispiratore e fondatore del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre dipendenze, e dell'associazione Libera contro le mafie, la corruzione e i fenomeni di criminalità, in favore di giustizia e uguaglianza.

«“Perdere la propria vita” non significa per forza morire. Si perde la propria vita anche rinunciando a viverla secondo quei princìpi che fanno di noi degli esseri umani: libertà, dignità e giustizia. C’è chi è pronto a metterli da parte per poco […] Altri, come Antonino De Masi, sono invece disposti a difendere quei valori anche a costo di perdere un benessere faticosamente e meritoriamente costruito».


08/05/2025

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Paolo Ruini
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