
CANOSSA - CON UN PUGNO SPACCA IL NASO AL FIGLIO DELLA COMPAGNA: CONDANNATO E CONDOTTO IN CARCERE I carabinieri della stazione di San Polo d’Enza eseguono ordine di carcerazione conducendo l’uomo nella casa circondariale di Reggio Emilia È stato condannato per lesioni personali aggravate l’uomo responsabile di un’aggressione avvenuta nel settembre 2016 a Montecchio Emilia. I fatti risalgono al 2 settembre di quell’anno, quando una lite scoppiata per motivi di gelosia tra l’uomo e la sua compagna degenerò rapidamente in violenza. A farne le spese fu il figlio della donna, intervenuto nel tentativo di sedare la discussione e riportare la calma. Il giovane venne colpito al volto con un violento pugno sferrato dal compagno della madre, riportando la frattura delle ossa nasali e un trauma oculare. La prognosi fu di 30 giorni. A seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa dal Tribunale ordinario di Reggio Emilia il 26 aprile 2021, divenuta definitiva il 27 luglio 2021, l’uomo veniva condannato alla pena di 9 mesi di reclusione per il reato di lesioni personali. Veniva appurato però che il condannato risultava irreperibile sul territorio nazionale. Quindi il 14 febbraio 2023 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia emetteva il decreto di irreperibilità. Non avendo l’interessato, presentato istanza per una misura alternativa, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia il 16 gennaio 2024, emetteva il decreto di Revoca di decreto di sospensione dell’ordine di carcerazione ed il Ripristino dell’ordine medesimo, con l’ordine agli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria di procedere all'arresto e alla traduzione del condannato, assicurandosi della sua identità e previa consegna di copia del presente ordine, presso l'Istituto di Detenzione più vicino al luogo dell'arresto, per l'espiazione della pena pari ad 9 mesi di reclusione. Ieri pomeriggio, i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, nel corso di un’attività di polizia giudiziaria, di iniziativa rintracciavano l’uomo, traendolo in arresto e dando esecuzione all’ordine di carcerazione. Il 46enne, veniva dapprima condotto in caserma e, dopo le formalità di rito, presso il carcere del capoluogo reggiano per l’espiazione della pena.
17/06/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it