CRONACA NERA REGGIANA
Castelnovo Sotto FRODE INFORMATICA
– Una sorta di hacker-commerciante l’asso dell'informatica e del crimine beccato dai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto: operando direttamente da altra regione è riuscito a decodificare le credenziali della carta di credito di una reggiana dedicandosi all’acquisto online di biglietti ferroviari dell’alta velocità che poi rivendeva online ad acquirenti che li acquistavano in completa buonafede. La vittima, una 50enne abitante a Castelnovo Sotto, grazie all’analisi dell’estratto conto della sua carta di credito, si à accorta delle anomali spese relative all’acquisto online di biglietti ferroviari dell’alta velocità, motivo per cui si è rivolta ai carabinieri del paese che attraverso mirate indagini telematiche sono risaliti sia all’hacker che operando dalla provincia di Firenze si dedicava all’acquisto rigorosamente online di biglietti per treni sulla tratta dell’alta velocità Bologna – Napoli che poi rivendeva online ad acquirenti che li acquistavano in buona fede. Con l’accusa di frode informatica e indebito utilizzo di carta di credito i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 30enne residente di Firenze. Nella sua rete è caduta la malcapitata reggiano che si è vista clonare la sua carta di credito poi utilizzata per realizzare danaro contante attraverso la compravendita di biglietti ferroviari che hanno causato al conto della donna addebiti quantificati in circa 300 euro. E’ stata la stessa vittima ad accorgersi dell’anomalo utilizzo della sua carta di credito grazie all’estratto conto a cui la carta era associata che riscontrava anomali addebiti per l’acquisto di 2 biglietti ferroviari per l’alta velocità. Disconoscendo tali acquisiti e soprattutto avendo in disponibilità la carta di credito che non aveva ceduto a nessuno, la 50enne si è rivolta ai carabinieri di Castelnovo Sotto denunciando la frode informatica. I militari reggiani attraverso mirate indagini telematiche risalivano dapprima ai fruitori dei biglietti risultati estranei alla clonazione e quindi all’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine agli illeciti acquisti effettuati online e poi rimessi sul mercato in appositi siti di annunci.

Correggio. RAPTUS DI GELOSIA FEMMINILE
Sebbene avesse tutelato la sua “privacy” bloccando il cellulare con password e impronta digitale è stato “tradito” dal menu’ a tendina che ha permesso alla moglie di vedere l’anteprima di messaggi inviati al coniuge da alcune donne. L’aver poi trovato tra gli amici di facebook del marito il profilo di una donna alla quale il coniuge le riservava espliciti complimenti l’ha mandata su tutte le furie. Dalla razionalità alla gelosia il passo è stato breve motivo per cui la donna impossessatasi della pistola, regolarmente denunciata dal coniuge, l’ha utilizzata contro il consorte minacciandolo di usarla se non le avrebbe fatto vedere i contenuti del cellulare. Un vero e proprio raptus di gelosia, quello di una 40enne correggese, a seguito del quale i carabinieri della stazione di Correggio, attivati dal marito riuscito con il pretesto di un malore a chiudersi in bagno, a conclusione degli accertamenti l’hanno denunciata alla Procura reggiana con l’accusa di minaccia aggravata. Secondo quanto riferito dall’uomo nell’ultimo periodo i rapporti tra la coppia non sono molto idilliaci a seguito della gelosia della consorte sfociata l’altra mattina in un vero e proprio atto intimidatorio. Accortasi dei messaggi “sospetti” giunti sul cellulare del marito, la donna prelevata la pistola dalla cassaforte si presentava davanti al marito minacciandolo per ottenere lo sblocco della password del suo cellulare necessario per consentirle di vedere i contenuti dello smartphone. Mantenuta la calma l’uomo cercava di portare alla ragione la consorte per poi con il pretesto di un sopraggiunto malessere riusciva a entrare in bagno dove si chiudeva allertando i carabinieri di Correggio. Quindi la denuncia formalizzata dall’uomo culminata con la segnalazione in stato di libertà a carico della 40enne per il reato di minaccia aggravata. A carico dell’uomo, i militari hanno avviato l’iter amministrativo del provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni in relazione alla pistola che deteneva, sequestrata dai carabinieri correggesi.

Quattro Castella. LADRI MESSI IN FUGA
E’ andata male la trasferta delittuosa degli ignoti ladri che questa notte hanno raggiunto il comune di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, per compiere un furto ai danni di un bar. L’allarme antifurto congiunto alla segnalazione di un testimone che si avvedeva del furto e al rapido intervento dei carabinieri della stazione di Quattro Castella, ha fatto desistere i malviventi che hanno preferito fuggire poco prima dell’arrivo dei militari che hanno avviato quindi una vera e propria caccia all’uomo nella zona senza riuscire a rintracciare i malviventi riusciti a fuggire comunque a mani vuote. L’origine dei fatti intorno alle 4,00 del 12 novembre 2018 quando ignoti ladri hanno raggiunto il comune di Casalgrande puntando le loro attenzioni furtive avuto riguardo a un bar dove accedevano, con l’intento di rubare l’incasso dei videopoker, dopo aver infranto, con l’utilizzo di un tombino, la vetrata della porta d’ingresso. L’allarme e il rapido intervento dei carabinieri ha però indotto i malviventi a fuggire prima dell’arrivo dei militari. Ladri fuggiti a mani vuote in quanto, peraltro, i cassetti dei videopoker erano aperti e vuoti in quanto l’incasso era già stato prelevato dal proprietario. Le ricerche dei ladri, immediatamente scattate nell’intera zona non hanno consentito, per ora, ai Carabinieri di intercettare i ladri riusciti a dileguarsi.


13/11/2018

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Paolo Ruini
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