REGGIO EMILIA -Hanno fatto ingresso all’interno di un negozio di telefonia e dopo essere riusciti ad asportare, in concorso tra loro, uno smartphone del valore di circa  300 euro, scoperti ladri dal proprietario, allo scopo di assicurarsi l’impunità e conseguentemente la fuga, non hanno esitato ad usare violenza nei confronti del commerciante, un 40enne con attività in provincia di Rimini. Per questi fatti risalenti all’aprile dell’ano scorso due coniugi fermati nell’immediato dai carabinieri erano stati arrestati in flagranza del reato di concorso in rapina impropria. Quindi l’iter processuale con la Corte d’Appello di Bologna, che in riforma della sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Rimini il 13.7.2017, condannava per il reato di concorso in rapina impropria la donna, una 39enne calabrese  residente a Reggio Emilia a 1anno e 4mesi di reclusione e il marito, un 48enne siciliano  residente a Reggio Emilia, a 2 anni e 2mesi di reclusione. Per quest’ultimo è pesata anche la condanna per ricettazione in relazione al possesso, all’atto dell’arresto in flagranza avvenuto il 2 aprile 2017, di un telefono cellulare senza scheda telefonica di cui non ha saputo fornire la provenienza. La sentenza divenuta esecutiva il 16 ottobre scorso ha quindi visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello  emettere a carico della coppia un ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento è quindi giunto ai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale, nel cui territorio la coppia, che l’altra mattina vi hanno dato esecuzione arrestando i due coniugi che al termine delle formalità di rito veniva condotti in carcere. L’uomo, sottratti un mese e 16 giorni di reclusione scontati in regime di carcerazione cautelare, dovrà scontare complessivamente 2anni e 14 giorni la donna sottratti i 3 giorni di carcerazione cautelare dovrà scontare 1 anno, 3mesi e 27 giorni di reclusione.

FOTO REPERTORIO


21/11/2018

Autore:

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it