PAUSA PRANZO: RUBA IN PIZZERIA MA VIENE PRESO
Campagnola Emilia. Mentre era intento a svuotare la cassa notando l’ingresso di una persona con modo garbato è gentile ha riferito “Spiacente ma siamo chiusi”. L’uomo entrato non era però un cliente ma il proprietario della pizzeria che ha beccato in flagranza il ladro intento a rubare. Quest’ultimo materializzato di trovarsi davanti la vittima dopo aver arraffato il fondo cassa e un computer portatile guadagnava l’uscita dileguandosi. Inseguito dal proprietario e da altri cittadini riusciva però a dileguarsi. Quindi l’allarme al 112 che inviava sul posto una pattuglia dei carabinieri di Campagnola Emilia che grazie anche a un agente della Polizia Municipale che aveva notato il ladro salire su un furgone e alle telecamere del sistema di videosorveglianza, risalivano alla targa del mezzo ed al proprietario risultato estraneo ai fatti. Il furgone era infatti in uso a un dipendente che durante la pausa pranzo aveva compiuto il furto. Rintracciato dai carabinieri l’uomo, che ha spontaneamente consegnato quanto rubato, è finito in manette. Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno arrestato un operaio 40enne siciliano residente a Correggio, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Domattina comparirà davanti al Tribunale per rispondere delle accuse a lui contestate. La refurtiva, consegnata spontaneamente dal ladro che l’aveva nascosta in un garage, è stata quindi restituita al pizzaiolo derubato. L’origine dei fatti intorno alle 13,30 del 26 novembre 2016 quando il titolare di una pizzeria di Campagnola Emilia, passando accidentalmente davanti alla pizzeria entrava all’interno avendo notato la porta aperta e che era stata da lui regolarmente chiusa. All’atto dell’ingresso notava un uomo vicino alla cassa che gli riferiva “spiacente siamo chiusi” per poi, materializzato di trovarsi davanti al proprietario, scappava a piedi passandogli davanti e portando via con se un PC notebook marca Acer e il fondo cassa. La vittima si lanciava all’inseguimento ricevendo il supporto di alcuni passanti e di personale della Polizia Municipale del paese che transitava occasionalmente sul luogo. Il malvivente tuttavia riusciva a far perdere le proprie tracce lasciando quale unico indizio la fuga a bordo di un furgone cassonato. Grazie anche al sistema di videosorveglianza, si risaliva all’esatta targa e intestatario del veicolo, risultato essere estraneo al furto. Il suo furgone l’aveva in uso un suo dipendente risultato essere il ladro. Rintracciato è stato quindi arrestato con l’accusa di furto aggravato. La refurtiva, come accennato, spontaneamente consegnata dal ladruncolo che l’aveva nascosta in un garage, veniva restituita al pizzaiolo derubato.




27/11/2016

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it