INTERVENTO DEL COLONELLO ORLANDO HIROMI NARDUCCI
REGGIO EMILIA - DISCORSO DEL COMANDANDE DI REGGIO EMILIA: Rivolgo un reverente saluto al Gonfalone della città di Reggio Emilia, insignito di medaglia d’oro al Valor Militare e dò un caloroso benvenuto a sua eccellenza il Prefetto di Reggio Emilia, alle Autorità politiche, civili, militari, religiose e alle popolazioni della provincia reggiana e in particolare, consentitemelo, ai giovani alunni qui presenti, in rappresentanza delle classi quarte e quinte dell’istituto Comprensivo di Campagnola Emilia e della classe quinta dell’istituto Leonardo da Vinci di Reggio Emilia. Benvenuti a tutti voi, intervenuti qui oggi per celebrare con noi il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, l’Istituzione cui apparteniamo e che amiamo.
Abbraccio affettuosamente i rappresentanti dell’Istituto del Nastro azzurro, delle associazioni combattentistiche e d’arma e i colleghi e i famigliari dell’Arma in servizio e in congedo, questi ultimi costante fonte di ispirazione, qui presenti in gran numero. Oggi è per me un onore e un privilegio poter condividere con voi una riflessione sul ruolo dell’Arma dei Carabinieri nella nostra provincia.

Ogni giorno, nello svolgimento del servizio, agiamo guidati da una bussola etica precisa, orientata su quattro direttrici: militarità, competenza, coraggio e umiltà.  
La militarità ci ricorda chi siamo: servitori dello Stato che, fedeli al giuramento prestato, abbracciano la cultura dell’obbedienza e del sacrificio.
La competenza: quella qualità richiesta per fornire una risposta professionale, aggiornata e puntuale alle istanze di sicurezza della collettività.
Il coraggio: quella forza morale che ci impone di intervenire anche quando è più difficile farlo.
E infine, l’umiltà, abito imprescindibile per coloro che devono operare quali meri strumenti e non per il conseguimento di fini personali.

In un’epoca segnata dall’apparenza, perseguiamo il primato dell’essere sull’apparire. Non dobbiamo cercare visibilità, ma efficacia. Il nostro servizio deve essere silenzioso ma concreto.
I valori non si sbandierano: si incarnano, si praticano. Il Carabiniere non è un attore, è un testimone.

Testimonianza che si esprime attraverso una dedizione quotidiana e senza riserve alle comunità nelle quali operiamo. Inerzia o disattenzione non trovano giustificazione negli orari lunghi o scomodi o nella ricorrenza di festività.
Essere Carabinieri richiede l’assunzione di un obbligo morale prima ancora che professionale: quello di servire.  
Servire ogni cittadino, senza distinzione. Servire la legge, senza eccezioni.  
Ed è in questo spirito che ringrazio ogni singolo militare dell’Arma in servizio in questa provincia: la vostra perseveranza è la nostra forza.

Questa dedizione, tuttavia, non è esercitata in solitudine. È solo attraverso la ricerca costante e leale delle sinergie con le altre Istituzioni, le Forze Armate, le Forze di Polizia e la Magistratura che possiamo garantire risultati duraturi.  
Collaborare significa condividere linguaggi, strumenti e obiettivi, nel rispetto delle competenze di ciascuno, nella comune missione di presidio della legalità e della democrazia.

Un capitolo sempre più rilevante della nostra azione è affidato ai Carabinieri Forestali.  
In un’epoca in cui lo stato di salute del globo è al centro delle conversazioni per l’evidente stato di affanno, l’Arma ha scelto di non restare a guardare, ma di abbracciare la cultura del “fare”.
Grazie all’azione dei colleghi dei reparti forestali, operiamo ogni giorno per la tutela del patrimonio naturale, attraverso la lotta ai reati ambientali, la difesa della biodiversità e del paesaggio.  
Insieme agli enti locali, ai cittadini e alle scuole, promuoviamo una cultura della legalità ecologica che attraversi trasversalmente tutta la società a tutela del futuro delle prossime generazioni.

L’impegno dell’Arma nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata e comune resta centrale.  
Dai reati predatori a quelli legati agli stupefacenti, dai reati contro la persona a quelli contro la pubblica amministrazione, ogni giorno presidiamo il territorio con l’obiettivo non solo di reprimere il crimine, ma soprattutto di porre le condizioni per prevenirne la commissione.  
Il modello di riferimento è quello della prossimità alla cittadinanza, perché il miglior alleato della sicurezza è la fiducia tra la popolazione e noi forze dell’ordine.
Cito qualche numero cosicché si possa avere la misura dell’impegno profuso dai nostri, anzi, dai vostri Carabinieri: nell’ultimo anno, sono giunte circa 166 mila richieste d’intervento al 112 (quasi 455 al giorno) e i carabinieri dipendenti hanno proceduto per 18.487 delitti; in ragione della nostra diffusa presenza sul territorio della provincia, 88 denunce su 100 vengono raccolte dai nostri uffici.
Sono aumentati gli arresti (310; +17%) e le denunce in Stato di libertà (3.522; +14,6%). In particolare sono stati individuati i responsabili di 82 rapine, 377 furti, 20 estorsioni, 32 violenze sessuali, 538 truffe e 3 omicidi.
Sotto il profilo del contrasto alla criminalità organizzata rammento l’ultima operazione “Sugar Beet” che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 indagati, gravemente indiziati a vario titolo di numerosi delitti aggravati dall’aver agevolato l’attività del “sodalizio ‘ndranghetistico emiliano” con il sequestro preventivo di una società e dei relativi beni. A margine, quale parte dello straordinario gruppo di lavoro specializzato a guida della locale Prefettura, abbiamo fornito il nostro contributo per l’emissione delle interdittive antimafia (81 nell’ultimo anno solare).
La prevenzione è stata rafforzata con quasi 23 mila pattuglie nell’anno trascorso, che hanno eseguito 18.621 interventi sia a richiesta dei cittadini che di iniziativa. Abbiamo, infine, garantito il nostro concorso nei servizi di Ordine Pubblico per il regolare e pacifico svolgimento delle numerose manifestazioni organizzate in città e in Provincia.
Nei settori di specialità il Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro che contrasta lo sfruttamento dei lavoratori e vigila sulla sicurezza dei luoghi ove prestano la loro opera, ha ispezionato 150 attività, verificando la presenza di 80 posizioni irregolari (delle 384 controllate) di cui 30 totalmente in nero, con la conseguente sospensione di 17 attività, il deferimento di 51 persone in stato di libertà, l’arresto di un individuo per caporalato e comminando oltre 317 mila euro di sanzioni.
Il militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Modena e Reggio Emilia e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale di Busana, specializzati nella protezione dell’ambiente, hanno effettuato oltre 8.000 servizi, denunciando 44 persone ed elevando 225 sanzioni amministrative per più di 121 mila euro, contribuendo con la loro qualificata azione a promuovere la “prossimità ambientale” ai reggiani.
Dal presente operativo al passato. Non possiamo, infatti, non volgere lo sguardo indietro, verso chi ha scritto la storia della nostra amata Istituzione.  
Ricorre quest’anno il 110° anniversario della Battaglia del Podgora, fatto d’armi della prima guerra mondiale per il quale la Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri venne decorata della sua prima medaglia d’oro al valor militare. Ricordare quegli eventi significa rinnovare la memoria dei nostri Caduti e dei tanti, troppi, militari dell’Arma che hanno donato la vita nell’adempimento del proprio dovere. A tutti loro rivolgiamo un grato e reverente pensiero raccogliendo in un ideale abbraccio le loro famiglie qui rappresentate dai loro cari e dai giovani assistiti dall’ONAOMAC, la nostra Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, istituzione cui siamo grati per la sua instancabile azione di supporto.
Ricordare il loro esempio non è un vuoto esercizio di retorica ma – bensì – un modo per rammentare a noi stessi i valori da loro difesi e che appartengono a tutti noi, essendo fondamento delle nostre comunità, valori che quotidianamente guidano le azioni delle donne e degli uomini dell’Arma. Ogni volta che indossiamo la nostra uniforme, portiamo con noi anche il loro volto, la loro voce, il loro coraggio.

Nell’avviarmi alla conclusione, voglio rammentare a me stesso e a tutti noi che l’Arma dei Carabinieri non è soltanto un’istituzione dello Stato. È una comunità di valori, è la tangibile espressione della tensione continua verso il mantenimento delle promesse abbracciate dalle sue donne e dai suoi uomini quando hanno firmato l’atto di giuramento.
solo promuovendo quei valori comuni, insieme, possiamo continuare il percorso per la costruzione di una società più solidale, più sicura, più giusta.
Viva l’Italia, Viva l’Arma dei Carabinieri.

INTANTO A ROMA, in Piazza di Siena, nella suggestiva cornice di Villa Borghese, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 211° Annuale di Fondazione, cerimonia che è stata suggellata dalla presenza del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano e dal Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo.
All’evento hanno partecipato anche numerose altre Autorità Parlamentari e di Governo, esponenti delle Magistrature, Autorità militari, civili e religiose e altre delegazioni di Paesi stranieri con cui l’Arma ha un rapporto di amicizia e collaborazione.
La significativa ricorrenza ricade il 5 giugno, data in cui nel 1920 la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale.
La cerimonia, che torna nella storica Piazza di Siena dopo circa 10 anni, è iniziata alle ore 19:00 con l’ingresso in Piazza di Siena di tre Reggimenti di formazione rappresentativi delle Organizzazioni dell’Arma: Addestrativa alla Territoriale, dalla Mobile e Speciale alla Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare. Si è svolta a seguire la resa degli onori al Ministro della Difesa, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, che hanno passato in rassegna i Reparti schierati.
A seguire, L’intervento del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto.
La cerimonia è proseguita con la consegna della Medaglia d’Oro al “Valor Civile” alla Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri per la preziosa attività svolta a tutela dei minori  
L’Arma dei Carabinieri, quale Istituzione per sua stessa essenza votata alla difesa dei cittadini, specialmente dei più vulnerabili, sin dalla fondazione ha dato costante e straordinaria prova di dedizione nella difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolare le Stazioni Carabinieri, presidio di prossimità e rassicurazione sociale per eccellenza, svolgono quotidianamente numerosi interventi di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica, effettuati d’iniziativa o d’intesa con l’Autorità giudiziaria minorile, i Servizi sociali, gli Uffici scolastici regionali e i Dirigenti scolastici. La motivazione è la seguente:
“Istituzione da sempre votata alla difesa dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili, l’Arma dei Carabinieri ha dato prova di straordinaria dedizione ed eroico slancio nella tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Tanto nella lotta alle forme più aberranti di sfruttamento, quanto nel contrasto ai fenomeni di maltrattamento e di bullismo, le donne e gli uomini dell’Arma si sono prodigati, con eccezionale abnegazione, per garantire ai minori vittime di qualsiasi violenza un’esistenza più libera e felice, senza mai esitare, al verificarsi di disastri e quotidiani incidenti, a intervenire in situazioni di rischio, mettendo a repentaglio la propria vita per salvare quella più preziosa dei bambini.
Profondamente convinti del valore della prevenzione, i Carabinieri, d’intesa con le Istituzioni scolastiche, hanno altresì svolto migliaia di conferenze nelle scuole e incontri in caserma, diffondendo tra milioni di studenti utili consigli per non cadere nelle trappole delle organizzazioni criminali, nelle dinamiche del “branco”,   nell’inganno delle droghe e nelle insidie del web, promuovendo la cultura della legalità e del rispetto del prossimo quali   condizioni necessarie alla convivenza pacifica tra le persone e al sano progresso del Paese”.
Territorio Nazionale, 2004 - 2025
Successivamente sono state consegnate, dalle Autorità istituzionali presenti, alcune ricompense individuali:
 la Medaglia d’Oro al Valor Civile al Car. Noemi Schiraldi (ora Mar.) con la seguente motivazione: “Addetto a Stazione Carabinieri capoluogo, con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, libero dal servizio, non esitava ad affrontare un uomo che, al culmine di un diverbio, aveva attinto mortalmente alla testa la moglie con un’arma impropria. Con cosciente sprezzo del pericolo, benché disarmato, riusciva a bloccare l’esagitato e a trarlo in arresto. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere”
Salsomaggiore Terme (PR), 28 novembre 2023.
 Medaglia d’Argento al Valor Civile all’App. Sc. Stefano Sanna con la seguente motivazione: “Addetto a Stazione Carabinieri distaccata, con ferma determinazione ed eccezionale coraggio, non esitava ad affrontare un uomo in forte stato di agitazione psicofisica il quale, armato con coltello da cucina, stava opponendo resistenza al personale del “118” che tentava di sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio. Lanciatosi a protezione di un medico con cosciente sprezzo del pericolo, veniva egli stesso attinto con un fendente alla nuca, riuscendo, benché ferito, a disarmare e bloccare l’esagitato. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere”.
Cossoine - SS, 1° giugno 2024.
 Medaglia d’Argento al Valor Civile al Mar. Pierluigi Tusiano (ora Mar. Ord.) con la seguente motivazione:
“Comandante di Stazione Carabinieri distaccata, nel corso di un servizio di polizia giudiziaria, con esemplare altruismo, eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, interveniva in soccorso degli abitanti in un isolato cittadino interessato dall’esplosione causata da una fuga di gas. Nonostante il rischio di ulteriori deflagrazioni, non esitava a introdursi in un’abitazione invasa dal fumo e dalle fiamme, da cui traeva in salvo, trasportandole sulle proprie spalle due anziane disabili. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere”.
Casalvecchio di Puglia - FG, 27 aprile 2023.
 le Medaglie di Bronzo al Valore Civile nei confronti di S. Ten. (ora Cap.) Sossio D’Ambrosio, Mar. Magg. Nicola Della Marca, Brig. (ora Brig. Ca.) Michele Di Matteo, App. (ora App. Sc.) Tommaso Ciervo con la seguente motivazione:
“Comandante/Addetti a Sezione Operativa di Compagnia distaccata, con ferma determinazione e generoso slancio, avuta notizia di una rapina in procinto di essere consumata ai danni di un esercizio commerciale ad opera di quattro malfattori travisati a bordo di furgone, coordinava l’intervento, partecipandovi personalmente. Intercettati i malviventi, incurante della minaccia di uno di essi, che puntava un fucile a canne mozze contro i militari, con eccezionale coraggio e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare i malfattori, riuscendo a bloccarli e a trarli in arresto con l’ausilio dei commilitoni, dopo violenta colluttazione. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere”.
Marcianise - CE, 14 luglio 2021.
Si è poi proceduto alla consegna del “Premio Annuale” a cinque Comandanti di Stazione ed uno di Nucleo Forestale che si sono particolarmente distinti nell’attività d’istituto, impegnati quotidianamente ad accogliere, ascoltare e soccorrere la comunità:
˗ Luogotenente Massimiliano Usai, Comandante della Stazione di Torino Borgo S. Salvario (TO);
˗ Luogotenente Carica Speciale Davide Graziotti, Comandante della Stazione di Stazione di Albignasego (PD);
˗ Luogotenente Carica Speciale Roberto Orsara, Comandante della Stazione di Pomezia (RM);
˗ Luogotenente Carica Speciale Giovanni De Rosa, Comandante della Stazione di Bari San Nicola (BA);
˗ Luogotenente Carica Speciale Corrado Marcì, Comandante della Stazione di Palazzolo Acreide (SR);
˗ il Maresciallo Capo Lidia Meduri, Comandante del Nucleo Forestale di Cittanova (RC).
Al termine delle premiazioni, dopo il deflusso dei Reparti, è stato eseguito prima lo sfilamento dei cavalli murgesi con carrozze e successivamente lo Storico Carosello Equestre dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo per rievocare la “Carica di Pastrengo” del 1848.
La manifestazione è terminata con gli onori finali alla massima Autorità.



07/06/2025

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Paolo Ruini
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