BOLLETTINO DI CRONACA NERA
REGGIO EMILIA - UN ALTRO FURTO IN TABACCHERIA   Poco prima delle 3,30 del 16 novembre 2017, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato dall’esercente derubato a cui perveniva l’allarme, intervenivano presso una tabaccheria della città curando l’intervento pertinente un sopralluogo di furto. Giunti sul posto i Carabinieri avevano modo di accertare che ignoti ladri dopo aver forzato l’inferriata posta a protezione e successivamente infranto la vetrata della porta d’ingresso si introducevano all’interno dei locali che ospitano la tabaccheria asportando, stando ai primi controlli ancora in fase di inventario, alcune centinaia di euro in contanti. Tra danni cagionati per la perpetrazione del furto e refurtiva asportata il danno arrecato, è ancora in corso di esatta quantificazione. Sulla vicenda i carabinieri hanno avviato le indagini a carico di ignoti in ordine al reato di furto aggravato.

CASTELNOVO MONTI - MINACCIA LA MAMMA: ARRESTATO  
 “Ti rovino….ti ammazzo….ti butto giù dal balcone…” . Queste le minacce quotidiane che un 44enne reggiano rivolgeva alla mamma convivente che maltrattava con continue vessazioni psicologiche riuscendo a terrorizzarla a tal punto da vincerne ogni resistenza. Maltrattamenti accompagnati da eccessi di ira con il fine di costringere la donna a consegnargli con cadenza pressoché giornaliera 20/30euro alla volta. Condotte delittuose quelle compiute dal 44enne reggiano durante i domiciliari che beneficava dallo scorso mese di febbraio e che, stando a quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti  violava regolarmente incorrendo nel reato di evasione. La D.ssa Maria Rita PANTANI, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta, concordando con le risultanze d’indagine dei carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti ha quindi richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio Emilia, D.ssa Angela BARALDI, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 44enne accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione continuata ed evasione. Quando ieri sera carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti sono andati a casa per condurlo in carcere non l’hanno trovato: era evaso per andare al bar a giocare ai videopoker dove l’hanno trovato i carabinieri che hanno quindi eseguito il provvedimento restrittivo conducendo in carcere il 44enne. L’uomo, a seguito della commissione di un furto in abitazione, lo scorso mese di febbraio era stato posto ai regimi degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Dopo la morte del padre, avvenuta il successivo mese di Aprile, ha iniziato a pretendere del denaro dalla mamma che – a suo modo di vedere - gli spettava quale legittimo erede. Quotidianamente si lasciava andare ad eccessi d’ira minacciando di morte la mamma con frasi del tipo “Ti rovino….ti ammazzo….ti butto giù dal balcone…” al fine di farsi consegnare somme di danaro che la donna terrorizzata gli dava regolarmente. Posta in una vera e propria condizione di assoggettamento psicologico e paura la aveva perso il sonno e ultimamente la notte stava sul divano in modo in quanto nel timore che  il figlio potesse farle del male avrebbe raggiunto facilmente la porta di casa per chiedere aiuto. I carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti che hanno appreso quanto accadeva all’interno delle mura domestiche della famiglia, hanno avviato le dovute indagini trovando i riscontri alla condotta delittuosa del 44enne. Indagini che condivise dalla D.ssa Maria Rita PANTANI, hanno visto il PM richiedere ed ottenere il provvedimento restrittivo in premessa che ieri sera è stato eseguito dai carabinieri di Castelnovo Monti che hanno condotto l’uomo in carcere.

 
SAN POLO D'ENZA - LADRI BECCATI
Si muovevano con mezzi rubati per compiere azioni rapidissime: un "colpo" durava massimo due minuti. Erano specializzati in furti con spaccata in attività commerciali della provincia di Reggio Emilia anche se, stando alle risultanze delle indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza tuttora in corso, non disdegnavano “puntate” notturne anche nella limitrofa provincia di Parma. Un'attività, quella condotta dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, che ha portato a un importante svolta nelle indagini che da tempo sono avviate per identificare i responsabili dei cosiddetti furti con il metodo della spaccata. Di certo la matrice della “batteria” di ladri che agiva in Val d’Enza è nordafricana come rilevato dall’indagine denominata “Crash” che ha portato alla denuncia di 4 stranieri tra autori materiali del furto e ricettatori. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana 2 marocchini di 30 e 24 anni residenti rispettivamente a Cavriago e Reggio Emilia. Nei guai anche due loro connazionali di 27 e 29 anni denunciati per ricettazione  avendo da loro acquistato uno smartphone appartenente al bottino, di oltre 6.000 euro, asportato dagli indagati nel corso del furto notturno con spaccata compiuto la notte del 4 settembre scorso ai danni di un negozio di telefonia di San Polo d’Enza. La perquisizione, eseguita l’altra mattina nell’abitazione dei due indagati, ha portato i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza non solo a rinvenire un altro smartphone e scatole di cellulari compendio dello stesso furto ma anche altra refurtiva costituita da tagliandi della lotteria istantanea gratta e vinci, caschi da motociclista, profumi e alcune centinaia di euro in monete tutto ritenuto provento di furto con spaccata ai danni di negozi in corso di individuazione. E se al riguardo saranno le indagini a individuare tutti gli obiettivi presi di mira dalla banda di ladri un altro fronte investigativo è stato contemporaneamente aperto dai carabinieri alla luce dell’esito della perquisizione. L’attività infatti oltre a portare al rinvenimento di  varia refurtiva vedeva il sequestro di una pistola scacciacani senza tappo rosso, alcune tessere con placca ed emblema dei carabinieri, due apparecchi cb per intercettare frequenze forze di polizia e 7 ricetrasmittenti utilizzate probabilmente nei furti per non essere intercettati. Il possesso di tessere con emblemi dei carabinieri fa ipotizzare che i malviventi oltre ad essere specializzati in furti con spaccate possano anche operare sul fronte delle truffe agli anziani . Circostanza quest’ultima che potrebbe trovare conferme nelle indagini al riguardo avviate.





16/11/2017

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Paolo Ruini
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