SAN POLO. La vecchia stalla ristrutturata   del Circolo Arci Pontenovo, sabato sera, era colma di gente accorsa per ascoltare il concerto del piper irlandese David   Power. Il   luogo suggestivo e la musica seducente della tradizione irlandese ha creato un’atmosfera magica che ha suscitato molte emozioni.

E così si scopre che sono tanti gli appassionati italiani di uilleann pipe, le tradizionali cornamuse irlandesi e sabato erano presenti piper provenienti da Mirandola, Trieste, Bari, Bolzano, Mantova, Milano, Ravenna, Portogruaro, Genova e Roncolo di Quattro Castella. Inoltre c’erano appassionati di musica tradizionale irlandese che suonano strumenti   come l’organetto diatonico, flauto traverso irlandese, tin whistle, bodhran, bouzouky, provenienti da Parma, Prato, Vicenza, Bologna e Reggio. Al termine del concerto di David Power, molto applaudito, tutti i musicisti presenti hanno suonato insieme, una forma di musica molto usuale in Irlanda, che permette ai musicisti di confrontarsi tra loro, creando un momento di convivialità e di musica d'insieme.

Tra i piper presenti c’era anche Nicola Canovi, 40 anni, residente a Roncolo di Quattro Castella, fra gli organizzatori dell’evento e tra i collaboratori più attivi della IUPA (Italian Uilleann Pipers Association), associazione che ha lo scopo di raggruppare tutti gli appassionati italiani della cornamusa tradizionale irlandese, strumento che ha origini in epoca barocca e che veniva suonato nelle corti dei nobili d’Irlanda.

“Da piccolo ho studiato pianoforte e tastiere, ma ho sempre avuto un’attrazione forte per il suono delle cornamuse e le zampogne – afferma Nicola Canovi -
Poi vent’ anni fa, in occasione del Re Appennino Celtic folk Festival di Castelnuovo ne’ Monti,   ho visto le uilleann pipe ed è stato amore a prima vista. Il suono e le potenzialità di questo strumento non ha eguali tra tutte le altre cornamuse, tant’è   che per molti è definita la regina delle cornamuse.Per ora a Reggio siamo in due ad avere questo strumento, io ed un ragazzo di Novellara che ha iniziato da pochi mesi a studiarlo.
Sempre a Reggio e provincia ci sono estimatori di cornamusa irlandese (alcuni dei quali erano presenti al concerto) che l’ hanno conosciuta magari nei viaggi di vacanza in Irlanda, o perchè sono appassionati di musica tradizionale come ad esempio Bruno Grulli, appassionato studioso di questi strumenti o suonatori di cornamusa italiana come   Paolo Simonazzi ed Emanuele Reverberi.E tanti musicisti a cui piace la musica irlandese e che la suonano con altri strumenti”.

In Italia sono circa una cinquantina i piper di uilleann pipe più o meno attivi e sono distribuiti in tutta Italia dalla Puglia al Friuli Venezia Giulia.

L’associazione ogni anno organizza uno stage con un piper esperto e l'International Uilleann Piping Day in Italia, la giornata internazionale della Uilleann pipes, un evento che cade ai primi di novembre e che è coordinato dalla Na Piobairi Uilleann l'associazione di Dublino che raggruppa tutti gli appassionati di cornamusa irlandese nel mondo.

“Quando facciamo le session di musica irlandese, quindi con altri strumenti, ci troviamo in punti strategici un po' comodi per tutti, per esempio a Bologna, Milano, Firenze, Roma e solitamente si suona in pub che ci ospitano e danno spazio, cosa non facilissima devo dire, nonostante si suoni praticamente gratis.
Come Associazione di pipers abbiamo suonato a Bondeno di Ferrara, al teatro di Gualtieri, in biblioteca a Quattro Castella, e ad un festival di musica tradizionale a San Benedetto in Alpe sopra Forlì.
 
“Per San Patrizio c'è molta richiesta da parte dei locali e solitamente ci si organizza ognuno in modo proprio spesso con il gruppo con cui si suona normalmente”.

Per gli appassionati c’è un appuntamento ghiotto: il 15, il 16 e il 17 giugno 2018 al Circolo Arci Pontenovo si terrà il Celtic Music Festival, tre giorni di concerti, session, stage e danze irlandesi: tra gli ospiti un duo irlandese di cornamusa ed arpa. L’evento è organizzato dal Circolo Arci Pontenovo.


14/03/2018

Autore:

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it