CRONACA NERA ALCUNI EVENTI
Reggio Emilia. ARRESTATO VENDITORE DI EROINA
Blitz alle Officine Reggiane da parte dei carabinieri della sezione operativa della compagnia carabinieri di  Reggio Emilia che hanno passato al setaccio lo stabilimento aziendale che ha contribuito al progresso della città e che da anni è al completo degrado. Non più luogo di vita e di produzione ma rifugio di sbandati e senzatetto nonché luogo di spaccio. Nel mirino dei carabinieri reggiani quindi tutto il “cosmo” del degrado dai pusher agli sbandati e dagli ubriachi ai cosiddetti pendolari della droga ovvero di giovani consumatori di stupefacenti che, provenienti anche da altre province, “presidiano” in maniera sempre più costante l’intera area dismessa delle reggiane. Ad agire le pattuglie in colori d’istituto in forza ai Carabinieri di Corso Cairoli con finalità preventive supportate da personale in borghese e con auto civette per mirati interventi repressivi. In tale contesto i militari della sezione operativa avevano odo di notare l’arrivo di due uomini, un italiano ed uno straniero  che, giungendo a piedi da direzioni opposte, si fermavano l’uno di fronte all’altro. In tale contesto i carabinieri avevano modo di notare in maniera inconfutabile la cessione di una dose di droga da parte dello straniero a favore dell’italiano. Accertati i fatti i carabinieri intervenivano bloccando due: in disponibilità dell’italiano, un 44enne di Cavriago, i militari rinvenivano una dose di eroina appena acquistata mentre lo straniero, un tunisino 33enne senza fissa dimora, veniva trovato in possesso di 160euro (sequestrati in quanto ritenuti provento dello spaccio alla luce dello stato di nullatenenza dell’uomo) e di un telefono cellulare sequestrato in quanto ritenuto il tramite per i clienti (nel cellulare risultava l’ultima chiamata quella del 44enne reggiano a cui aveva ceduto la dose di eroina). E mentre il 44enne di Cavriago veniva segnalato per la detenzione per uso non personale non terapeutico dell’eroina, il tunisino veniva denunciato alla Procura reggiana per spaccio di stupefacenti.

Reggio Emilia. RITROVA LA BICI RUBATA
Si trovava nella centralissima via Roma in sella ad una costosa bicicletta rubata nella stessa città dove vive la vittima che a distanza di dieci giorni dal furto, in maniera del tutto incidentale, si è imbattuta nella sua bicicletta ed ha chiamato i Carabinieri. L’utilizzatore non ha saputo giustificare il possesso ne ha voluto riferire le circostanze di come sia entrato in possesso della bicicletta per cui è finito nei guai. Con l’accusa di ricettazione i Carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 30enne cittadino senegalese residente in città. Il proprietario, un 55enne reggiano, al termine delle formalità di rito è quindi rientrata in possesso della sua bicicletta. Il singolare episodio è accaduto a Reggio Emilia. Il vero proprietario, che l’8 maro scorso aveva denunciato il furto della bicicletta sottrattale dal garage della propria abitazione, aveva perso le speranze di poterla ritrovare. La sorte tuttavia gli ha dato una mano: in maniera del tutto fortuita il 55enne l’altro pomeriggio ha avuto la fortuna di “imbattersi” nella sua bicicletta che era tranquillamente condotta da un uomo lungo la centralissima via Roma. Per nulla intimorito ha bloccato il ciclista chiamando il 112 dei Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri della nucleo radiomobile che hanno condotto i convenuti nella vicina caserma di Corso Cairoli per i dovuti accertamenti. Colui che aveva la bicicletta non ha saputo giustificarne il possesso e quindi la lecita provenienza mentre per contro il derubato ha esibito copia della denuncia di furto che aveva sporto provando che l’oggetto del contendere era di sua proprietà. Il finale è presto detto: il “ciclista” usciva a piedi con una denuncia per ricettazione mentre il 55enne tornava in possesso della sua bicicletta.

 
Toano – GLI CLONANO LA CARTA
Si sono rivelati assi dell'informatica e del crimine: operando da un’altra provincia sono riusciti a decodificare le credenziali della carta di credito di un 55enne reggiano dedicandosi agli acquisti online che includevano anche biglietti per corse urbane nell’hinterland milanese. La vittima, grazie al servizio SMS fornitogli dal gestore dei servizi interbancari, si è però subito accorto degli anomali addebiti e si è rivolto ai carabinieri della stazione di Toano che attraverso mirate indagini telematiche sono risaliti agli hacker che operavano dalla provincia di Milano dedicandosi ad acquisti online. Con l’accusa di frode informatica e indebito utilizzo di carta di credito i carabinieri della stazione di Toano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 32enne francese, una 32enne nigeriana e un 24enne nepalese, tutti irreperibili e con ultimo domicilio nell’hinterland milanese. E’ stato lo stesso 55enne reggiano ad accorgersi dell’anomalo utilizzo della sua carta di credito grazie al servizio di SMS di allerta che lo informava dell’utilizzo in internet della carta di credito per acquisti online. Il dettaglio relativo all’acquisto di uno smartphone e di biglietti per tratta urbane di corse su mezzi pubblici che non aveva fatto ha insospettito l’uomo. Avendo in disponibilità la carta di credito che non aveva ceduto a nessuno e ritrovandosi addebiti per circa 500 euro per acquisti non effettuati, l’uomo si è quindi rivolto ai carabinieri di Toano denunciando la frode informatica. I militari toanesi anche attraverso mirate indagini telematiche risalivano agli odierni indagati nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine alle illecite spese online alla base dei quali i tre hacker venivano denunciati.

 






18/03/2019

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Paolo Ruini
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