CRONACA NERA REGGIANA
Toano. CATTURATO LADRO ACROBATA Arrampicandosi lungo la grondaia di un’abitazione è riuscito ad arrivare dapprima al primo piano e poi al secondo piano riuscendo ad accedere all’interno dell’abitazione dove ha fatto razzia di monili in oro prelevati dalla cassaforte che ha aperto con u flessibile. Il successivo tentativo di furto in un’altra abitazione confinante non è andato a buon fine in quanto il proprietario sentendo rumori si è avvicinato alla finestra imbattendosi nel ladro che in questo caso ha desistito dandosi alla fuga. Le indagini dei carabinieri di Toano supportate sia dalle testimonianze che dalle immagini delle telecamere del paese hanno consentito di identificare il ladro in un 50enne di Villa Minozzo che in prima battuta è stato denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di furto aggravato. Accusa a cui si è aggiunta quella di resistenza in quanto una settimana dopo l’uomo intercettato in paese dai carabinieri di Toano si è dato alla fuga tentando in più occasioni di speronare l’auto dei militari che lo riconoscevano nel predetto 50enne. La Procura di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri di Toano ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento restrittivo trasmesso ai carabinieri di Toano è stato eseguito dagli stessi militari che hanno arrestato il 50enne conducendolo in carcere. Il furto di cui è accusato risale alle ore 21.00 del 16 aprile scorso quando il 50ernne arrampicandosi lungo la grondaia raggiungeva il primo piano e successivamente il secondo riuscendo ad accedere all’interno dell’abitazione dove localizzata la cassaforte a muro a mezzo di un flessibile riusciva ad aprirla impossessandosi di collane ed altri monili in oro per un valore di un migliaio di euro. I rumori del flessibile venivano sentiti da un vicino confinante con l’abitazione dei derubati che non faceva caso agli stessi ritenendoli causati dal proprietario. Tuttavia quando ha sentito dei rumori provenire dalla finestra della sua abitazione si è affacciato imbattendosi nel ladro che a questo punto fuggiva.   Le immediate indagini dei carabinieri di Toano, sulla scorta della descrizione fornita, si indirizzavano sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui il riconoscimento fotografico ad opera del testimone e la sua presenza a Toano in orario compatibile con il furto come rilevato dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del paese. Accertati i fatti e ricostruite le responsabilità del 50enne lo stesso veniva dapprima denunciato alla Procura reggiana e quindi sabato arrestato in esecuzione del provvedimento restrittivo nel frattempo emesso dal GIP del tribunale reggiano su richiesta della Procura di Reggio Emilia concorde con gli esiti investigativi che lo vedono indagato anche per resistenza in relazione all’inseguimento con tentativo di speronamento all’auto dei carabinieri avvenuto il 7 maggio scorso quando l’uomo intercettato in paese dai carabinieri si era dato alla fuga.

Gattatico. TRASFORMA L'APPARTAMENTO
IN UN BORDRELLO Ha preso in locazione un appartamento che ha trasformato in casa d’appuntamenti. Dopo aver provveduto a dare ampia pubblicità dell’iniziativa, attraverso annunci su vai quotidiano e siti online delle province di Reggio Emilia e Parma, ha dato in disponibilità l’appartamento a connazionali che ivi esercitavano attività di prostituzione a pagamento. A scoprirlo i carabinieri della stazione di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, che con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una cittadina cinese 38enne disoccupata domiciliata a Gattatico. Le indagini dei carabinieri di Gattatico sono partite alla fine dell’anno scorso a seguito di alcune segnalazioni che riferivano il continuo andirivieni a qualsiasi ora del giorno e della notte di numerosi uomini che si recavano nei pressi di un appartamento di un condominio posto alla periferia del paese occupato a seconda dei giorni da diverse cittadini cinesi. I militari eseguivano numerosi servizi di osservazione che portavano a ottenere riscontri concordanti alle segnalazioni pervenute. persona. Nel corso di un controllo nell’appartamento veniva identificata una cittadina cinese 50enne che presentandosi in abiti “provocanti” (vestaglia di lino, calze a rete)   riferiva di essere un’amica della proprietaria di casa. Acquisite le utenze telefoniche della proprietaria, identificata nell’odierna indagata, i carabinieri di Gattatico che l’utenza telefonica era stata utilizzata come contatto per inserzioni pubblicitarie, con foto ed immagini nonché commenti a sfondo sessuale, su quotidiani e siti online delle province di Reggio Emilia e Parma. Alla luce di quanto riscontrato i carabinieri di Gattatico nelle settimane a seguire eseguivano numerosi servizi di appostamento nelle pertinenze del condominio oggetto delle attenzioni investigative avendo modo di notare l’ingressi di svariati uomini a qualsiasi ora del giorno e delle notte. Molti di loro fermati e identificati dai carabinieri sono stati poi sentiti dai militar ai quali riferivano di essersi recati nell’appartamento per consumare prestazioni sessuali a pagamento previ contatti telefonici con l’utenza telefonica (quella dell’intestataria del contratto d’affitto) reperita nelle inserzioni pubblicitarie lette dai clienti in vari siti di annunci e quotidiani delle province di Reggio Emilia e Parma. Nel proseguo delle indagini i carabinieri di Gattatico acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità a carico della 38enne cinese domiciliata a Gattatico in ordine al reato di favoreggiamento della prostituzione per la cui ipotesi di reato veniva denunciata alla Procura reggiana. Nel corso delle indagini oltre ad appurare che l’illecita condotta è stata portata avanti dal mese di dicembre del 2018 al mese di aprile di quest’anno, non sono stati ravvisate a carico della donna condotte di sfruttamento essendosi la stessa limitata a favorire l’attività di meretricio a sue connazionali consentendo alle stesse di prostituirsi all’interno del suo appartamento.

Fabbrico -ESLPODE IL BANCOMAT Poco dopo l’una del 3 giugno 2019 i carabinieri della stazione di Fabbrico unitamente ai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla intervenivano in via 2e aprile del comune di Fabbrico dove ignoti ladri avevano fatto esplodere il bancomat. Giunti sul posto i carabinieri avevano modo di accertare che i malviventi, poco prima, dove dopo aver probabilmente saturato la colonnina con gas acetilene, facevano esplodere con contatto elettrico il bancomat della Banca Popolare Emilia Romagna prelevando parte del danaro contante riposto all’interno della casetta metallica. L’altra parte di contante, per circa 4.000 euro veniva rinvenuto in buona parte bruciato.   Impossessatisi del danaro i malviventi fuggivano riuscendo a dileguarsi prima dell’arrivo dei carabinieri. In corso di quantificazione, sebbene ingenti, i danni conseguenti alla deflagrazione. Sulla vicenda sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Fabbrico che stanno lavorando unitamente ai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla coordinati dalla Procura reggiana che ha aperto un inchiesta.


03/06/2019

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Paolo Ruini
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