NON BISOGNA DIMENTICARE
GIORNO DELLA MEMORIA, PER NON DIMENTICARE
Il Giorno della Memoria del 27 gennaio - designato dalla risoluzione nr. 60/7 dell’ONU del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria - deve essere inteso come tappa fondante collettiva e sovranazionale, per l’edificazione stessa di una compiuta società moderna democratica e del rispetto dei diritti civili.
Le infami leggi razziali italiane del 1938, ispirate dalla follia nazista tedesca, elaborate con subalternità ed imperdonabile colpa del fascismo italiano e promulgate con firma imperdonabile del Sovrano, Capo di Stato, Re Vittorio Emanuele III, sono il punto più basso e squalificante della nostra storia nazionale dall'Unità d'Italia ad oggi.
Le future generazioni nella studio e nella Memoria della Shoah, devono cogliere l'insegnamento necessario per ripudiare odi, rancori e aberranti dottrine sulle supremazie delle razze. Il nostro Risorgimento nazionale e la stessa unità d’Italia furono possibili anche grazie al determinante aiuto della popolazione ebraica, che in tale stagione diede alla neonata patria unitaria un contributo essenziale e fondamentale.



Il nostro impegno politico sarà sempre rivolto affinché cose del genere non solo non ricapitino più, ma che non trovino più alcuna sponda ideologica, che ne permetta la sopravvivenza teorica.



Fabio Pederzoli

Presidente Circolo Fratelli d'Italia Zona Ceramiche “Paolo Borsellino”


25/01/2021

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Paolo Ruini
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