
REGGIO EMILIA - Referendum, Filippi: “Un flop persino a Reggio Emilia”
L’esponente azzurro: “Errore politicizzare il voto. Sinistra e Cgil ne escono indebolite” “Per la sinistra e la Cgil il referendum si è rivelato un clamoroso flop, persino a Reggio Emilia, provincia storicamente orientata a sinistra, dove tuttavia non è stato raggiunto il quorum. Anche la maggioranza dei reggiani ha disertato le urne. Ora, su chi ricadranno i costi di questa tornata elettorale? Sui cittadini, già alle prese con il carovita, l’aumento delle bollette e l’incremento di bolli e ticket sanitari”. Così l’esponente di Forza Italia Fabio Filippi commenta l’esito referendario.
“Ho grande rispetto per chi ha deciso di votare – precisa Filippi –, ma lo strumento referendario è stato sfruttato in modo ideologico dalla sinistra e dalla Cgil, trasformandolo in un’occasione di scontro politico. È stato un fallimento anche qui, dove la macchina organizzativa del Pd e del sindacato risponde sempre presente agli appuntamenti elettorali rilevanti. Questa volta, invece, qualcosa si è rotto: c’è uno scollamento tra le priorità dei cittadini e quelle di chi ha promosso e sostenuto il referendum. Sul quesito che riguardava la cittadinanza veloce agli immigrati, ben un elettore su tre, si presume di sinistra, si è addirittura espresso in modo contrario. Parlare quindi di corpo elettorale coeso in grado di battere il centrodestra è una semplice illusione”.
“Il bilancio è chiaro - conclude Filippi -: il Governo ne esce rafforzato, mentre opposizione e Cgil escono indebolite. Sarebbe stato utile riportare il tema del lavoro al centro del dibattito politico, ma non è successo perché si è preferito politicizzare il voto, come spesso accade in Italia ogni volta che il centrodestra è al Governo. Il risultato è stato quello di allontanare ancora una volta gli elettori dalle urne”.
13/06/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it