OBLIVION A PAVULLO E MIRANDOLA
PAVULLO NF. - CINEMA TEATRO WALTER MAC MAZZIERI DI PAVULLO NEL FRIGNANO E AUDITORIUM RITA LEVI MONTALCINI DI MIRANDOLA: CON “OBLIVION RHAPSODY” DI E CON GLI OBLIVION PROSEGUE LA STAGIONE TEATRALE 22/23 CURATA DA ATER FONDAZIONE
Lo spettacolo comico musicale in scena a Pavullo giovedì prossimo 12 gennaio 2023 e a Mirandola il giorno dopo venerdì 13 gennaio. Biglietto intero per Pavullo 19 euro e ridotto 17 euro, per Mirandola intero 15 euro e ridotto 13 euro. Uno show comico musicale nato nel 2021 per festeggiare l’anniversario dei primi dieci anni di tournée insieme: “Oblivion Rhapsody” è la summa dell’universo Oblivion come non si è mai visto né sentito prima d’ora.

Uno dei gruppi teatrali italiani più amati per la loro capacità di far divertire in modo intelligente un pubblico di tutte le età sarà sul palco del Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano (MO) giovedì prossimo 12 gennaio 2023 e su quello dell’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola (MO) venerdì prossimo 13 gennaio 2023, nell’ambito della Stagione teatrale 2022/2023 curata da ATER Fondazione in collaborazione con le Amministrazioni comunali. Inizio spettacoli ore 21; per Pavullo biglietto intero 19 euro e ridotto 17 euro, mentre per Mirandola biglietto intero 15 euro e ridotto 13 euro.



Lo spettacolo è scritto e interpretato dagli   Oblivion, al secolo Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, con la regia di Giorgio Gallione. Scene di Lorenza Gioberti, costumi di Elisabetta Menziani, luci di Aldo Mantovani. Una produzione Agidi Srl.



In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita.  

Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri.

“Oblivion Rhapsody” è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate, un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca. Tutto il meglio (e il peggio), quello che non ricordavate, quello che amate di più e quello che non avete mai visto, in un viaggio allucinato e visionario che collega mondi mai avvicinati prima d’ora.

Preparatevi a questa incredibile esperienza dal vivo: sarà un anniversario memorabile, un'indigestione senza limiti e senza senso, una Oblivionata all'ennesima potenza alla fine della quale l’unico bis che chiederete sarà una Citrosodina.



In “Oblivion Rhapsody” gli Oblivion presentano la novità History Of Rock. Dopo aver parodiato i brani più famosi della musica italiana, gli Oblivion si mettono alla prova con un progetto mastodontico e internazionale: raccontare la storia del rock, attraverso gli autori più importanti del genere e i brani più famosi, senza soluzione di continuità e senza strumenti o basi musicali ma utilizzando unicamente le loro cinque voci a riprodurre anche gli strumenti musicali: batteria, basso, chitarra, tastiere e synth. In 6 minuti, una vera e propria rapsodia che fonde 50 interpreti immortali e 53 famosissime hit a partire dal 1955 con Rock around the clock: Elvis Presley, The Beatles, U2, Queen, Bruce Springsteen, David Bowie, Guns N’ Roses, Rolling Stones, Iron Maiden, Led Zeppelin, Marylin Manson, Metallica, Muse, Nirvana, Oasis, Pink Floyd, R. E. M., Radiohead, Red Hot Chili Peppers, Santana, Sex Pistols, The Doors, Jimi Hendrix e tantissimi altri, in un unico travolgente brano.



Gli Oblivion

Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti "atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali" ma anche "meravigliosamente superflui, come le Piramidi". Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità. Assistere ai loro show è un'esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis.



Note di regia di Giorgio Gallione

Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il Comico che vedo negli Oblivion. Il tutto sorretto e condito da un talento continuamente messo in discussione e da una professionalità feroce. Rivolta soprattutto “contro” sé stessi. Tutto è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso. C’è costantemente una architettura ferrea che sostiene i loro castelli di carta. Così, sempre, quello che può sembrare solo uno scherzo diventa nella realtà della scena non tanto un ingrediente digestivo o ciecamente spensierato, ma un linguaggio polifonico, meticcio, contaminato. Prezioso come una filigrana lucente ma usato come strumento del pensiero divergente, del mondo alla rovescia.   Una costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e ragionata aggressione alla noia.  

Riguardandoli ripenso sempre ai “valori” che Calvino suggerisce come fondamentali nelle sue Lezioni Americane: leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità, visibilità. E tanto serio divertimento. Perché senza gioia le parole, e le musiche, hanno i piedi di piombo.  



Note musicali di Lorenzo Scuda

“Stavolta facciamo tutto solo con una chitarra.  

E un cajon. E tre cembali. E due shaker. Prendi un campanaccio già che ci sei.

Io da piccola suonavo il flauto traverso. Io durante il lockdown ho studiato ukulele.  

Ti ricordi quel sax di plastica che abbiamo comprato a Venice Beach?”.

È un attimo che la cosa ti sfugge di mano e finisce che metti su un’orchestra low cost.

“Oblivion Rhapsody” è l’apoteosi della degenerazione musicale. La nostra storia musicale sbattuta, percossa e ridotta all’essenza. Senza trucco. Alla vecchia. Rock and roll. Acustico.  

Parecchio Acustico, data l’età.





Info  

Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri

via Giardini 190

Pavullo nel Frignano (MO)

Tel 0536/304034 WhatsApp: 333/2455578

info@cinemateatromacmazzieri.it

www.cinemateatromacmazzieri.it        

www.ater.emr.it



Info  

Auditorium Rita Levi Montalcini

Via 29 Maggio, 4 - 41037 Mirandola (MO)

Tel. 0535.22455  


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09/01/2023

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it