TRUFFA DEL BIMBY
VILLA MINOZZO - Un cinquantene di Villaminozzo ha pensato di regalare per le feste di Natale alla moglie il "Bimby". Lo compra via internet e però rimane incagliato in una cyber truffa. C'è chi vende online robot da cucina che poi non spedisce sparendo nel nulla. Grazie al numero telefonico associato ad un annuncio trappola, una carta prepagata dove ricevere i soldi e la giusta dose di sfrontatezza, dalla capitale un pregiudicato 30enne si è insidiato nei siti di compravendita più cliccati piazzando annunci trattanti la vendita di bimby, il rivoluzionario robot che ogni donna desidera avere in cucina. Le trattative correvano via telefono e quando sulla carta prepagata veniva accreditato il corrispettivo dovuto il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione del robot da cucina. Quando l'acquirente lamentava il ritardo l’astuto truffatore spariva nel nulla. Un vera e proprio truffatore il 30enne romano identificato dai Carabinieri della Stazione di Villa Minozzo che l’hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima, un 50enne reggiano, ha risposto ad un annuncio su un sito di e-commerce acquistando un bimby usato del valore di circa 300 euro che ha versato tramite bonifico per poi scoprire di essere raggirato allorquando non ha ricevuto il robot da cucina acquistato. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro l’uomo si è presentata ai carabinieri della Stazione di Villa Minozzo formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono e la mail associati all’inserzione, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola e la carta prepagata dove erano stati versati i soldi, i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagata nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciata. Per il 50enne reggiano, che intendeva fare un regalo alla moglie, la possibilità ora di essere ora risarcito in sede penale a conclusione dell’iter processuale mentre per il truffatore romano la consapevolezza di aver l'attenzione rivolta nei suoi confronti dai Carabinieri che intendo far luce sull'eventuale giro d'affari truffaldino dell’uomo che con le stesse modalità risulta aver raggirato altre persone in tutt’Italia.




06/01/2016

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Paolo Ruini
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