PRESO GRAZIE AL DNA
BIBBIANO -   Benché feritosi durante il furto in un’abitazione del bresciano, è riuscito a portare a compimento il maxi colpo, impossessandosi di diamanti, gioielli di famiglia e danaro contante. Si è dato poi alla fuga certo di essersi assicurato bottino e impunità. Ha fatto i conti senza l’oste in quanto le indagini dei carabinieri della stazione di Adro, in provincia di Brescia, hanno assicurato alla giustizia il malvivente che il 23 novembre dell’anno scorso, infrangendo la finestra della camera da letto e la porta finestra della di un’abitazione del comune di Corte Franca, in provincia di Brescia, fece man bassa di preziosi in oro e contante (anelli, un braccialetto, dieci collanine, diamanti e dollari equivalenti a 2.000 euro)   dall’abitazione presa di mira. Questa a grandi linee la premessa della vicenda che ha visto i carabinieri della stazione di Adro identificare e denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia con l’accusa di furto aggravato un 42enne abitante a Bibbiano con specifici precedenti in materia di reati contro il patrimonio. La Procura bresciana, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Brescia   un’ordinanza di custodia cautelare a carico del 42enne che ieri è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Bibbiano, nel reggiano, che hanno arrestato l’uomo. La svolta investigativa grazie all’eccezionale connubio tra le indagini tradizionali condotte dai carabinieri di Adro e quelle di laboratorio a cura del RIS di Parma. All’atto del sopralluogo di furto infatti i carabinieri avevano modo di accertare che il malvivente nell’infrangere i due vetri di altrettante finestre si era ferito lasciando le tracce ematiche.. Il sangue veniva repertato dai carabinieri ed inviato al RIS di Parma per le relative indagini di laboratorio. C’è voluto del tempo (non per certo per le analisi in sé, ma per “l’attesa” del giusto profilo) ma, alla fine, il ladro è stato individuato. Il profilo del DNA ricavato è risultato riconducibile al 42enne abitate a Bibbiano. La probabilità casuale di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico è una su 9 miliardi di individui scelti a caso. Chiuso il cerchio il malvivente è stato dapprima denunciato e successivamente arretato in esecuzione del provvedimento di natura cautelare emesso dal magistratura bresciana concorde con gli esiti investigativi die carabinieri.




17/06/2020

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Paolo Ruini
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