SI ALL'ITALIANO NO ALL'UTILIZZO DELL'ITANGLESE
SCANDIANO - MOZIONE molto interessante per il prossimo consiglio comunale a Scandiano.
Oggetto: utilizzo esclusivo della lingua italiana negli atti e nelle iniziative del Comune di Scandiano. Il Consiglio comunale di Scandiano
premesso che
- nel corrente anno ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265 e scomparso a Ravenna nel 1321, unanimemente considerato il “padre” della lingua italiana;
- la lingua italiana rappresenta l'identità della nostra Nazione, il suo maggiore elemento unificante e il suo patrimonio immateriale più antico che deve essere opportunamente tutelato e valorizzato. La lingua italiana, il quarto idioma più studiato al mondo, e la letteratura italiana costituiscono uno straordinario apporto dato dall’Italia alla cultura mondiale;
- da anni, studiosi, esperti ed istituzioni, come l’Accademia della Crusca, denunciano il progressivo scadimento del valore attribuito alla nostra lingua e segnalano l’importanza di una maggiore tutela dell’italiano e del suo utilizzo anche nella terminologia amministrativa da parte dello Stato, delle sue articolazioni territoriali oltre che negli strumenti pubblici di diffusione culturale;
- l’uso sempre più frequente di termini stranieri, specie inglesi, è diventato una prassi comunicativa mortificante per il nostro patrimonio linguistico e, quindi, culturale.
Le parole prese a prestito dal mondo anglosassone sono sempre di più, tanto che è stato coniato il termine “itanglese” (“la lingua italiana usata in certi contesti ed ambienti, caratterizzata da un ricorso frequente ed arbitrario a termini e locuzioni inglesi”; dizionario Hoepli) proprio per definire l'invasione di vocaboli stranieri nel corrente dizionario italiano, rasentandone sovente l’abuso;
- secondo le ultime stime, infatti, dal 2000 ad oggi il numero di vocaboli inglesi confluiti nella lingua scritta italiana è aumentato del 773%: quasi 9.000 sono infatti gli anglicismi attualmente presenti nel dizionario della Treccani su circa 800.000 tra lemmi ed accezioni;
Da un confronto tra gli anglicismi registrati nel Devoto Oli del 1990 e quello del 2017 si è passati da circa 1.600 a 3.500, con una media di introduzione di 74 all’anno.
Questa anglicizzazione ossessiva rischia, al di là delle necessità di una lingua internazionale comune, nel lungo termine, di portare a un collasso dell’uso della lingua italiana, fino alla sua progressiva scomparsa che alcuni studiosi prevedono addirittura nell’arco di ottanta anni;
- da tempo, la globalizzazione ed il monolinguismo stereotipato che conducono all’inglese rappresentano un pericolo per le lingue locali, anche nell’ambito della pubblica amministrazione;
- nell’ordinamento francese la c.d. Legge Toubon (legge n. 94-665 del 4 agosto 1994) ha reso obbligatorio l’uso della lingua francese nelle pubblicazioni del Governo, nelle pubblicità, nei luoghi di lavoro, in ogni tipologia di contratto, nei servizi, nell’insegnamento nelle scuole statali, negli scambi; ogni cartello
pubblicitario con uno slogan in inglese contiene per legge la traduzione francese;
- la stessa Costituzione della Repubblica francese, a differenza di quella italiana, sancisce la difesa della
lingua francese quale lingua della Repubblica e riconosce al cittadino il diritto ad esprimersi ed a ricevere in tale lingua ogni informazione;
- l’Italia non ha mai adottato alcuna politica linguistica [basti solo pensare al mancato seguito dato all’iniziativa parlamentare del 2010 per l'istituzione di un Consiglio Superiore della Lingua Italiana (CSLI)] e, purtroppo, la presenza di vocaboli inglesi, anche nella produzione normativa, è sempre più frequente;
- alla luce di ciò, si rende necessaria, come in Francia, una legislazione che tuteli il nostro patrimonio idiomatico sul piano economico, sociale, culturale e professionale;
impegna la Giunta del Comune di Scandiano
(I) a garantire l’utilizzo esclusivo della lingua italiana negli atti e nelle iniziative del Comune di Scandiano;
(II) nei limiti delle proprie competenze, a tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico italiano, garantendo l’utilizzo della lingua italiana nella fruizione di beni e di servizi, nell’informazione e nella comunicazione, nelle attività scolastiche, nonché nei rapporti di lavoro e nelle strutture organizzative
pubbliche comunali.
I consiglieri comunali:

Alessandro Nironi Ferraroni
Davide Beltrami
Chiara Ferrari


17/05/2021

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it