CONTRO L'OMOTRANSFOBIA
PROVINCIA REGGIANA - “Ringrazio Arcigay Reggio Emilia, tutti i rappresentanti delle comunità Lgbti firmatari di questo appello, per un sostegno che non arriva solo oggi, ma ha contribuito all’approvazione della legge contro l’omotransfobia, una legge di civiltà equilibrata e coerente con l’approccio inclusivo dell’Emilia-Romagna”.

Roberta Mori, candidata al Consiglio regionale per il Pd per la circoscrizione di Reggio Emilia, interviene dopo l’appello alla mobilitazione lanciato da rappresentanti di spicco del mondo Arcobaleno che oggi, tramite una diretta Facebook, hanno motivato l’appoggio al centrosinistra e al candidato Governatore Stefano Bonaccini, auspicando anche “la rielezione di quelle persone che, nell’iter in Regione che ha portato all’approvazione della legge contro l’omotransfobia, hanno dimostrato tenacia e caparbietà nel raggiungere questo risultato”.   Secondo i promotori della diretta Facebook - Franco Grillini, storico attivista del movimento Lgbti, Vincenzo Branà e Cathy La Torre – la priorità è   mettere al sicuro la nostra Regione dall’assalto oscurantista della peggiore destra europea.



I firmatari dell’appello - tra i quali anche i reggiani Alberto Nicolini (presidente Arcigay Gioconda), Fabiana Montanari, Andrea Zanini e Jack Vanzini – sostengono in particolare la rielezione di Roberta Mori, che della legge regionale per i diritti Lgbti è stata relatrice “che con grande determinazione ha portato a meta il provvedimento”.

L’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, il 27 luglio 2019, dopo una maratona notturna e 40 ore ininterrotte di ostruzionismi, approvò la ‘Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere’. Nel testo dell’appello si ricorda come la Lega abbia pubblicamente promesso la cancellazione della legge in caso di vittoria. “Questo provvedimento -dicono gli attivisti– va tutelato e rafforzato”.



“Nell’urgenza della mobilitazione lanciata oggi - aggiunge Mori - si ritrova il senso profondo delle battaglie giuste per i diritti contro l’aggressività del pregiudizio che vorrebbe riportarci indietro. In quella maratona di fine luglio ha prevalso in modo tangibile l’amore sull’odio, la consapevolezza che tutelare i diritti sociali e democratici delle persone, a maggior ragione se minoranze, è necessario per crescere in una società più forte. E - conclude – assieme alle associazioni sapremo presidiare e attuare questa, come tutte le norme antidiscriminatorie della Regione Emilia-Romagna”.


12/01/2020

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Paolo Ruini
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