RUBA L'ELETTRICITA' PER DUEMILA EURO
SAN POLO D'ENZA-   Aveva realizzato un collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica grazie al quale alimentava abusivamente l’edificio adibito a privata abitazione ed altro edificio attiguo adibito a stalla sottraendo in oltre due anni energia elettrica per un controvalore di oltre 2.000 euro. Per questo motivo i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza con l'accusa di furto aggravato hanno arrestato un 40enne reggiano residente a San Polo d’Enza, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura. Il personale tecnico della società erogatrice dell'energia elettrica, intervenuto sul posto su richiesta dei militari sampaolesi, ha provveduto alla rimozione del collegamento abusivo ed alla messa in sicurezza della rete pubblica che, peraltro, costituiva oggettivo pericolo per tutti i soggetti che fossero potuti transitare nei pressi atteso che lo stesso si trovava su un muro esterno facilmente raggiungibile da chiunque e che non era stato opportunamente isolato. L’origine dei fatti ieri mattina quando i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, al fine di effettuare le dovute verifiche in relazione ad una segnalazione giunta al comando, si portavano presso l'abitazione del al fine di verifica la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica. In effetti gli accertamenti sul posto consentivano di accertare, la presenza di un allaccio che era stato ricavato mediante un cavallotto di congiunzione posto direttamente su un cavo della linea elettrica pubblica, attestato su un muro esterno di un edificio di sua proprietà, che alimentava l’edificio adibito ad abitazione del 40enne ed un casolare adibito a stalla. Dalle successive verifiche si accertava che l’inizio del furto di energia elettrica avveniva almeno dai primi di gennaio del 2019 data in cui il contatore risultava essere cessato per morosità. Il danno patrimoniale causato alla società erogatrice del servizio, sulla scorta del calcolo fatto dai tecnici peraltro intervenuti per il ripristino e la messa in sicurezza dell'impianto, si attesta intorno ai 2.500 euro. Alla luce della flagranza di reato di furto aggravato il 40enne veniva dichiarato in arresto e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Nel contesto del sopralluogo, eseguito anche con i colleghi della stazione forestale di San Polo d’Enza, questi ultimi contestavano al 40enne anche l’ipotesi di abuso edilizio in relazione alla costruzione di una struttura adibita a pollaio realizzata senza alcuna autorizzazione, nonché sanzioni amministrative in ordine a violazioni in materia ambientale compiutamente consistite nell’abbandono di una carcassa di auto che l’uomo aveva depositato all'interno di un'area cortiliva di sua proprietà e nella movimentazione di un bovino, non correttamente identificato, che l’uomo allevava all’interno dell’edificio adibito a stalla e illecitamente fornito di energia elettrica.


21/01/2021

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Paolo Ruini
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