I CLIENTI VINCONO LA CAUSA CONTRO LE POSTE
PROVINCIA REGGIANA - Adiconsum vince su Poste Italiane. E 5 milioni di lire diventano 21 mila EURO. Hanno recuperato complessivamente 175 mila euro i quattordici possessori (sette reggiani e altrettanti modenesi) di buoni fruttiferi postali della serie Q/P che, da inizio anno, grazie ad Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl) hanno vinto i ricorsi contro Poste Italiane; quest’ultima non voleva riconoscere loro per intero i rendimenti indicati sul retro dei titoli.
«Con il decreto ministeriale 13 giugno 1986, i rendimenti dei buoni fruttiferi sono stati significativamente ridotti, ma nel periodo compreso fra il primo gennaio 1987 e il 23 giugno 1997, Poste ha emesso buoni della serie Q utilizzando moduli di serie precedenti, in questo caso la P, che riportano sul retro tassi di interesse più alti», spiega Patrizia Barletta, esperta di Adiconsum.
«Per ovviare al problema, Poste Italiane ha dunque apposto un timbro sul buono per modificare i rendimenti in conformità con il decreto: peccato però che i tassi di interesse del timbro si fermino al 20° anno e nulla dicano circa il periodo che va dal 21° al 30° anno di possesso».
L’Arbitro bancario e finanziario, interpellato dall'associazione consumatori della Cisl su quali fossero i tassi da applicare dal 20° anno, ha rilevato un legittimo affidamento dei cittadini sulla validità dei tassi d’interesse riportati sui buoni e, dunque, dichiarato Poste tenuta al pagamento in favore del ricorrente degli importi calcolati sulla base delle condizioni riportate sul retro del titolo, oltre al pagamento delle spese della procedura.
Se si è in possesso di questa particolare serie di buoni postali, il consiglio di Adiconsum è quello di non fermarsi nemmeno di fronte al rifiuto sistematico di Poste Italiane di rimborsare secondo i tassi riportati sul titolo e nemmeno se i buoni sono già stati riscossi. «Gli uffici postali sono tenuti a rilasciare su richiesta le copie dei buoni incassati e la contestazione resta possibile» – ricorda Barletta - «La differenza tra quanto liquidato dall'ufficio postale e quello a cui si ha diritto è peraltro significativa: per un investimento di 500mila delle vecchie lire si parla di 2000 euro, addirittura 21000 euro per un buono da 5 milioni».
Chi ha ancora (o ha avuto) dei vecchi buoni postali nel cassetto può contattare Adiconsum ai seguenti recapiti: Reggio Emilia 0522/357485 – reggioemilia@adiconsum.it / Modena 059/890897 – modena@adiconsum.it


11/03/2021

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it