COSA SUCCEDE IN PROVINCIA E CITTA'
Boretto. SMALTIMENTO LIQUAMI IRREGOLARE Nell’ambito dei controlli negli allevamenti della bassa reggiana i carabinieri forestali della stazione di Gualtieri unitamente ai colleghi del nucleo investigativo di polizia ambientale e agroalimentare del Gruppo carabinieri forestali di Reggio Emilia hanno denunciato un allevatore reggiano. Si tratta di un 57enne abitante a Boretto che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di smaltimento di rifiuti liquidi no autorizzati. Nello specifico i carabinieri forestali, nell’ambito di un’attività di controllo, eseguita di iniziativa su un allevamento bovino ubicato nella bassa reggiana di cui il 47enne è titolare, hanno rilevato irregolarità. Nello specifico i carabinieri forestali nel corso dell’ispezione hanno verificato la presenza di una notevole quantità di rifiuti liquidi speciali, costituiti da deiezioni e liquami bovini, comprese le lettiere usate, dispersi nei terreni e canali circostanti, con modalità tali da non essere riconducibili ad un'attività di spandimento liquami ed in assenza di autorizzazione allo smaltimento rifiuti prevista dall'art. 208 Decreto L.vo 152/2006. Alla luce di quanto accertato l’uomo veniva denunciato in ordine al citato riferimento normativo violato.

Reggio Emilia. FINGE DI ACCAREZZARE IL CANE MA GLI STRAPPA LA COLLANNINA Disavventura nella tarda mattinata del 9 aprile 2021 a Reggio Emilia, per una donna di 80 anni rimasta vittima di un furto con strappo della propria catenina in oro ad opera di una malvivente dileguatasi dopo il colpo a bordo di un’autovettura di piccola cilindrata probabilmente condotta da un complice ed ora attivamente ricercata dai Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emidia che al riguardo stanno conducendo le indagini in ordine al reato di furto con strappo. Secondo quanto denunciato dalla donna ai Carabinieri, la stessa mentre si trovava con il proprio cane nel paro del rione C.L.N. in via Rivoluzione d’Ottobre a Reggio Emilia è stata avvicinata alle spalle da una donna, sui 40 anni, che con il pretesto di voler accarezzare il cane della vittima la distraeva strappandole la collana in oro che indossava. Ottenuto la catenina in oro la malvivente si dileguava balzando a bordo id un’utilitaria probabilmente condotta da un complice. Quindi l’allarme ai Carabinieri che oltre ad avviare immediatamente le ricerche dei malviventi iniziavano le indagini finalizzate a identificare la responsabile dell’episodio delittuoso. In conseguenza dello scippo la donna non riportava lesioni.

Rio Saliceto. VENDE PELLET FANTASMA Grazie ad un’inserzione esca, una carta prepagata dove ricevere i soldi e l’utenza telefonica dove poter essere contattati due truffatori si sono insediati nei siti di compravendita più cliccati piazzando annunci trattanti la vendita di sacchetti di pellet da 15 kg l’uno a prezzi assolutamente concorrenziali tanto che un 49enne reggiano dopo aver letto l’inserzione ordinava una cinquantina di sacchi di pellet inviando l’importo richiesto. Le trattative correvano telefonicamente grazie al numero presente sull’inserzione e quando sulla carta prepagata veniva accreditato l’anticipo richiesto il gioco era fatto in quanto al pagamento non corrispondeva la spedizione della merce. Quando l'acquirente lamentava il ritardo il venditore spariva nel nulla. Un 44enne e una 30enne, entrambi di Pozzuoli in provincia di Napoli, scoperti dai carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia sono stati ora denunciati alla Procura di Reggio Emilia per il reato di concorso in truffa. La vittima, un 49enne reggiano, dopo aver visto un inserzione trattante la vendita di sacchetti di pellet da 15 kg, ha effettuato un ordine pari a una cinquantina di sacchi procedendo all’acquisto pagando il corrispettivo richiesto pari a 200 euro, non vedendosi arrivare la merce cercava invano di contattare l’utenza telefonica associata all’annuncio trappola. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro l’uomo si è presentata ai carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia formalizzando la denuncia. Dopo una serie di riscontri tra la carta prepagata dove erano confluiti i soldi e l’utenza telefonica attraverso la quale correvano le trattative, i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sugli odierni indagati nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di concorso in truffa per la cui ipotesi di reato venivano quindi denunciati. La donna è risultata essere l’ideatrice dell’annuncio e la titolare della carta dove confluivano i soldi mentre l’uomo era il telefonista che intortava i clienti concludendo la trattativa. Per il 49enne reggiano ora la possibilità ora di poter essere risarcito in sede penale a conclusione dell’iter processuale mentre per i 2 truffatori la consapevolezza di aver l'attenzione rivolta nei loro confronti dai Carabinieri che intendo far luce sull'eventuale giro d'affari truffaldino dei due che risultano aver raggirato anche altre persone.


10/04/2021

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Paolo Ruini
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