VENDE UN AUTO SOTTO SEQUESTRO VA AI DOMICILIARI
CASTELLARANO - Un 40enne residente a Castellarano, nel comprensorio ceramico reggiano, che doveva scontare una pena pari a 8 mesi di reclusione per il reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Castellarano, che hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura presso il Tribunale ordinario di Palmi essendo divenuta esecutiva la sentenza di condanna. Da ieri pomeriggio il 40enne originario della provincia di Reggio Calabria e residente a Castellarano si trova ristretto presso la propria abitazione dove è stato condotto dai carabinieri della stazione di Castellarano che l’hanno tratto in arresto dando esecuzione al provvedimento restrittivo in premessa che, alla luce di quanto stabilito dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria,   dispone l’espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare. Il provvedimento restrittivo spiccato a carico del 40enne calabrese riguarda fatti verificatisi nel 2016 a Rosarno e relativi ad un’autovettura sequestrata di cui lui era custode giudiziario che sarebbe stata venduta seppur gravata dal sequestro. Quindi l’iter processuale con la condanna dell’uomo. La sentenza, divenuta definitiva, ha visto quindi l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Palmi emettere il provvedimento trasmesso ai carabinieri di Castellarano che lo eseguivano raggiungendo il 40enne presso la sua abitazione dove avuta la sua presenza lo dichiaravano in arresto conducendolo dapprima in caserma per le formalità di rito e quindi lo riaccompagnavano a casa per l’espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare. Il 40enne era finito alla ribalta delle cronache nel 2017 allorquando era stato sottoposto a obbligo di dimora poiché indagato nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieri e denominata Ndrangames che portò dopo anni di indagine a smantellare una cosca mafiosa che operava nel giro delle scommesse illecite e nel gioco online attraverso sette società con sede in Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Lazio (una anche all’estero).


23/05/2021

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it