MAXI OPERAZIONE ANTI MAFIA
REGGIO EMILIA - Maxi operazione antimafia in Sicilia, oltre 50 arresti. Un arresto è stato eseguito anche a Reggio Emilia dai carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta supportati dai colleghi del Comando provinciale di Reggio Emilia. I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta alle prime ore di oggi hanno portato a termine una maxi operazione antimafia in Sicilia dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di oltre 50 presunti affiliati al clan Sanfilippo di Mazzarino riconducibile alla stidda gelese. L’operazione è scattata in contemporanea anche a Reggio Emilia dove i Carabinieri di Caltanissetta supportati nella fase esecutiva dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno arrestato un siciliano 35enne colpito dal provvedimento cautelare che era da qualche giorno giunto a Reggio Emilia. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Caltanissetta, su richiesta della Dda. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, traffico di stupefacenti e detenzione di armi, reati aggravati dal metodo mafioso. Nell’ambito delle indagini gli inquirenti hanno anche fatto luce su due omicidi con il metodo della ‘lupara bianca’ avvenuti nel 1984 e nel 1991.   L’operazione, denominata in codice “Chimera”, scaturisce da un’indagine condotta tra il 2017 e il 2021 dai carabinieri di Gela ed è stata avviata sulla base di elementi forniti dal Comando carabinieri Politiche Agricole e Alimentari. La retata è quella numericamente più consistente condotta dall’Arma dei Carabinieri nell’ultimo decennio in provincia di Caltanissetta e ha consentito di disarticolare la “famiglia” mafiosa di Mazzarino. L’attività investigativa, ha consentito di ricostruire l’articolato quadro dei settori economici interessati dalle attività criminali del clan: dal traffico di sostanze stupefacenti alla percezione di contributi pubblici per l’agricoltura, ottenuti attraverso false dichiarazioni. In tale contesto, è emersa anche l’attività estorsiva ai danni di numerosi imprenditori e commercianti di Mazzarino, costretti a corrispondere somme di denaro per il sostentamento dei detenuti, a fornire gratuitamente beni e servizi ai membri del clan e ad effettuare assunzioni fittizie di affiliati.


24/09/2021

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it