MEZZO SECOLO PER IL COLLEGIO
MODENA - Il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia ha festeggiato negli scorsi giorni i suoi cinquant’anni. Protagonisti i giovani imprenditori. Durante una tavola rotonda evidenziata la necessità di ridurre la burocrazia, di formare figure professionali adeguate e di introdurre dei correttivi per non penalizzare le aziende che hanno la loro sede in montagna


Una serata conviviale per festeggiare i primi cinquant’anni di attività del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia preceduta da una tavola rotonda che ha messo a confronto tre giovani imprenditori del settore delle costruzioni con rappresentanti del mondo delle istituzioni e della formazione. A salire sul palco, in rappresentanza delle nuove promettenti leve del comparto edile modenese e reggiano Anna Bacchelli, imprenditrice di seconda generazione entrata nell’azienda familiare, Impresa Bacchelli, dopo avere conseguito la laurea in ingegneria gestionale, Gianmarco Marazzi imprenditore di terza generazione, laureato in ingegneria che lavora alla C.E.A.G. Calcestruzzi e affini e Alessandro Bertini, geometra, impegnato nell’azienda Crovetti Dante rilevata dal padre. Al loro fianco l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, Andrea Bosi e il direttore del centro di formazione professionale Città dei ragazzi, Massimiliano Morini.

Dal dibattito è emerso in modo chiaro che, sia a livello nazionale sia a livello locale, il settore edile sta vivendo una fase complessivamente positiva grazie anche agli effetti del superbonus e del PNRR. Secondo i dati di Movimprese il settore produttivo che lo scorso anno è cresciuto di più è stato proprio quello delle costruzioni. Nel 2021 il numero di occupati è salito raggiungendo quota 1,7 milioni di persone. Rispetto al PIL, Prodotto Interno Lordo, il settore ha contribuito con il 4,9%. In valore assoluto si è raggiunta quota 87,7 miliardi di fatturato. Un trend che trova conferma anche in provincia di Modena dove emerge che il settore negli ultimi vent’anni, dal 2002 a oggi, è profondamente cambiato. Il dato più eclatante è legato al numero di imprese iscritte presso la Camera di Commercio di Modena che ha registrato un aumento del 74%. In valore assoluto le aziende sono passate da 6.121 a 10.631 (dato settembre 2022). Di pari passo, sia pure con un aumento percentuale minore, il numero dei lavoratori impiegati è cresciuto in modo rilevante. Nel 1992 il settore dava lavoro a 16.909 persone, oggi si è arrivati a 29.027. L’incremento in termini percentuali è stato del 58%.

Eppure, le criticità non mancano e suscitano nei giovani imprenditori preoccupazioni molto concrete. “Siamo sommersi dalle carte, troppo spesso dobbiamo riprodurre documenti di cui i nostri interlocutori, in particolare chi effettua le verifiche e i controlli, è già in possesso. I controlli, soprattutto in materia di sicurezza, sono sacrosanti, ma abbiamo la sensazione che tutto serva più a tutelare gli enti che le imprese, mentre la qualità dell’opera e il suo effettivo completamento sembrano passare in secondo piano” ha evidenziato nel suo intervento Anna Bacchelli. Spunti che sono stati raccolti dall’assessore Andrea Bosi che da parte sua ha evidenziato le difficoltà che un amministratore ha nel trovare un equilibrio tra i doverosi controlli per evitare prima di tutto l’impiego non corretto di denaro pubblico, e la necessità di portare a termine, in sicurezza e con la dovuta qualità, opere che sono spesso determinanti per la vita di un’intera comunità.



Accanto alla criticità dell’eccessiva burocrazia è emerso il tema delle crescenti difficoltà che le aziende hanno nel trovare personale, questo nonostante le molte opportunità di lavoro e gli stipendi di ottimo livello. “Rischiamo seriamente di frenare la crescita, l’evoluzione delle nostre imprese. Le difficoltà riguardano sia i manovali sia figure più specializzate. Oggi trovare un gruista con esperienza è quasi impossibile. C’è da affrontare il tema della formazione per preparare i lavoratori di oggi e di domani e al tempo stesso occorre incidere sul piano culturale per smontare il pregiudizio secondo il quale lavorare in un cantiere è un’opzione di seconda scelta” ha sottolineato Gianmarco Marazzi.

Un tema, quest’ultimo, sul quale si è lavorato negli ultimi due anni con la Città dei Ragazzi, centro di formazione professionale che da sempre affianca le aziende nell’organizzazione di percorsi di qualificazione e aggiornamento. Particolarmente pregevole anche se molto complesso, come evidenziato da Massimiliano Morini, è stato il corso che ha permesso di inserire in aziende del settore edile dodici minori stranieri non accompagnati.

Il confronto si è concluso con la testimonianza di Alessandro Bertini che ha ricordato che le difficoltà per le aziende che hanno sede, come la sua, in appennino, sono amplificate. “Sarebbe importante introdurre dei correttivi, in particolare nei prezziari di riferimento, affinché aziende che operano in aree montane, noi siamo a Pievepelago, non si trovino svantaggiate allorquando concorrono con imprese che non devono sopportare costi aggiuntivi legati ad esempio alla logistica. In questo modo oltre a rendere meno complessa la vita stessa dell’azienda si può assicurare anche per il futuro la presenza sul nostro appennino di aziende che creano ricchezza e offrono lavoro” ha spiegato Alessandro Bertini.

Al termine della tavola rotonda, la serata, alla quale hanno partecipato quasi duecento persone, è proseguita a tavola tra ringraziamenti a figure storiche del Collegio Imprenditori Edili, momenti di spettacolo e l’immancabile taglio finale della torta.

Particolarmente soddisfatto il presidente dell’Associazione, Claudio Candini che oltre a ringraziare i tanti colleghi imprenditori presenti ha evidenziato le capacità e la voglia di continuare a crescere dei giovani imprenditori che, a pieno titolo, aspirano a costruire il futuro del settore edile.




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31/12/2022

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Paolo Ruini
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