BOLLETINO DI CRONACA NERA...
SCANDIANO: IN CARCERE PER FURTO:
I carabinieri della Tenenza di Scandiano, nel comprensorio ceramico reggiano, hanno dato esecuzione a due differenti provvedimenti restrittivi emessi nei confronti di altrettanti pregiudicati abitanti a Scandiano che quindi sono stati condotti in carcere per l’espiazione della pena relativa alla condanna per furto. In manette sono quindi finiti un 40enne originario di Agropoli, in provincia di Salerno e un 45enne romeno, entrambi residenti a Scandiano e condotti al termine delle formalità di rito presso il carcere reggiano. L’arresto del 40enne salernitano è conseguente alla condanna per un furto che lo stesso aveva compiuto il 10 novembre 2009 a Scandiano. Riconosciuto colpevole è stato condannato a un anno di reclusione e 200 euro di multa. Aveva scontato 9 mesi e 26 giorni di reclusone per cui era tuttora pendente un residuo pena pari a 2 mesi e 4 giorni. L’arresto del 45 romeno è invece stato compiuto a seguito della condanna per un furto che lo stesso aveva compiuto il 15 settembre 2013 a Gonars in provincia di Udine. Riconosciuto colpevole è stato condannato a 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa. Non avendo scontato alcun giorno di carcere era tuttora pendente la pena a 6 mesi di carcere. Essendo le due sentenze divenute esecutive, i rispettivi uffici esecuzioni penali delle Procura di Reggio Emilia e Udine hanno emesso l’ordine di carcerazione che l’altra mattina è stato eseguito dai Carabinieri della Tenenza di Scandiano nel cui comune i due risiedono. Ricevuti i rispettivi provvedimenti restrittivi i carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno raggiunto i destinatari nelle rispettive abitazioni traendoli in arresto. Al termine delle formalità di rito i due sono stati condotti nel carcere di Reggio Emilia per l’espiazione della pena.

CASALGRANDE– UN BRUTTO EPISODIO DI BULLISMO:
Ha marinato la scuola e presentandosi nel cortile di altro istituto scolastico ha rapinato altro studente di un anno più piccolo, impossessandosi del suo capellino da baseball. Il giorno aveva derubato un suo compagno di classe rubandogli l’iphone. A poche settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico in provincia di Reggio Emilia si sono registrati i primi episodi di bullismo ad opera di uno studente minorenne ora finito nei guai. Con le accuse di rapina e furto aggravato i carabinieri della stazione di Casalgrande hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna uno studente 14enne reggiano. In sua disponibilità i carabinieri hanno trovato i “trofei” delle sue gesta: l’iphone e il capellino da baseball che sono stati poi restituiti ai due studenti derubati. Al bullo i carabinieri hanno anche sequestrato l’arma utilizzata per la minaccia: un coltello lungo 16 cm di cui 7 di lama. Secondo la ricostruzione investigativa, operata dai carabinieri di Casalgrande, il 14enne venerdì mattina, dopo aver marinato la scuola, si è presentato,   prima del suono della campanella che sancisce l’ingresso, in altro istituto scolastico del comprensorio ceramico reggiano rapinando un 13enne. Ha infatti avvicinato la vittima, che si accingeva ad entrare a scuola, prendendogli il capello da baseball che indossava. “Mi piace lo prendo io!”. Queste le parole del bulletto che ha inoltre minacciato la vittima, mostrandogli il coltello che aveva in mano, colpevole di averlo rincorso per chiedergli in restituzione il capello. Lo stesso 14enne il giorno prima, secondo quanto accertato dai carabinieri durante la contestazione in caserma della rapina, aveva derubato a scuola un suo compagno di classe sottraendogli l’iphone 5s. Un furto consumato per vendicare la reazione del compagno durante una lite verbale scaturita tra i due per futili motivi. Oltre all’accusa per rapina al 14enne veniva quindi anche contestato il reato di furto aggravato. Iphone e capellino recuperati dai carabinieri venivano quindi restituiti ai legittimi proprietari mentre il coltello lungo 16 cm di cui 7 di lama veniva sequestrato dai carabinieri.

RUBIERA - DAI DOMICILIARI IN GALERA
Faceva parte di una banda che, servendosi di un sistema molto sofisticato, aveva frodato alcuni clienti di Poste Italiane, riciclando poi il denaro sottratto. Lo scorso 14 settembre l’illecita attività è arrivata al capolinea dato che il Gip del tribunale di Bologna, concordando con le richieste della procura felsinea titolare dell’indagine, aveva emesso 7 provvedimenti di natura cautelare nei confronti di altrettante persone. Tre sono finite in carcere, e altre quattro ai domiciliari tra cui l’odierno arrestato, un 45enne residente a Rubiera. Il 45enne reggiano è stato quindi messo ai domiciliari in una privata abitazione del comune di Rubiera. La sera del 25 settembre una pattuglia della locale stazione carabinieri come di consueto avviene nell’attività di controllo del territorio, si era recata presso l’abitazione dell’uomo accertandone l’assenza. I militari a questo punto optavano per attendere sotto casa al fine di verificare se l’uomo era effettivamente uscito o non rispondeva perché non sentiva il campanello. Dopo mezzora è arrivata la risposta. I carabinieri hanno notato sopraggiungere un’autovettura Ford Focus condotta dall’uomo con a bordo una ragazza. Alla richiesta di dove fosse andato l’uomo non sapeva fornire alcuna giustificazione ancorché valida limitandosi a sostenere di essere uscito perché aveva da fare. Dopo l’arresto in flagranza il 45enne aveva ottenuto nuovamente i domiciliari che ora gli sono stati definitivamente revocati. Il Gip del Tribunale di Bologna a infatti il provvedimento di aggravamento della misura cautelare. Il provvedimento e quindi giunto ai carabinieri di Rubiera che vi hanno dato esecuzione conducendo l’altra sera l’uomo in carcere.


CASTELLARANO - TRUFFA SCOPERATA
Ha incassato la caparra ma non ha spedito quanto venduto, poi per assicurarsi l’impunità ha simulato il furto della poste pay dove la vittima gli aveva accreditato i soldi ma l’espediente non ha ingannato i carabinieri di Castellarano che l’hanno denunciato. Un 54enne residente a Torino attraverso un’inserzione associata a una mail e una carta prepagata dove ricevere i soldi si è insidiato in un sito internet di annunci commercializzando a prezzi assolutamente concorrenziali un trailer per trasportare cavalli. L’annuncio è stato notato da un 43enne reggiano che ha intavolato la trattativa via mail. Quando sulla carta prepagata però il reggiano ha versato i 200 euro richiesti per la caparra ha perso i contatti con il venditore che è praticamente sparito. Materializzato di essere rimasto vittima di un raggiro l’uomo si è presentata ai carabinieri della stazione di Castellarano formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra la mail associata all’inserzione esca, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato. A nulla è valso l’espediente del truffatore di denunciare il furto della sua poste pay. I carabinieri di Castellano infatti nei suoi confronti acquisivano una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità sia per la truffa che per la simulazione di reato relativamente al furto della poste pay, per le cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato alla Procura reggiana.


04/10/2016

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Paolo Ruini
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