UN ALTRO MORTO SUL LAVORO
NOVELLARA - Muore schiacciato da un sacco di mangime: infortunio sul lavoro in un’azienda a NOVELLARA. Tragedia nella notte nel capannone di un’azienda di ubicata nella zona industriale di Novellara. Un grave infortunio sul lavoro dalle conseguenze mortali si è verificato nella prima mattinata odierna all’interno di un’azienda ubicata in via Ampere nella zona industriale del comune di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, in conseguenza del quale ha perso la vita un operaio 58enne di Reggiolo. Secondo una prima la ricostruzione investigativa operata dai tecnici del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’AUSL di Guastalla intervenuti unitamente ai Carabinieri della Stazione di Novellara l’uomo, per cause ancora all'esatto vaglio, rimaneva investito e schiacciato da un sacco di mangimi da 12 quintali da un muletto. A trovare l’uomo sotto il sacco alcuni dipendenti dell’azienda che hanno quindi prestato i primi soccorsi richiedendo l’intervento dei sanitari   inviati dal 118 che non potevano far altro che constatare il decesso dell’uomo. Sui atti fervono le indagini e gli accertamenti da parte dai tecnici del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’AUSL di Guastalla coordinati dalla Procura reggiana.



La Cisl sull’infortunio mortale di Novellara: “Infortuni fotocopia. Agire presto”


“Le morti bianche continuano silenziose nonostante i nostri numerosi appelli” è il laconico commento di Domenico Chiatto, segretario Cisl Emilia Centrale con delega alla sicurezza sul lavoro dopo l’ultimo tragico incidente di Novellara, dove il 58enne Roberto Romitti è rimasto schiacciato da un pesante sacco di mangime.
“Nell’esprimere prima di tutto il cordoglio del sindacato ai famigliari del lavoratore – prosegue Chiatto – ricordo che solo il 4 giugno abbiamo promosso una manifestazione nazionale per fermare le stragi nei luoghi di lavoro. Già i dati del primo trimestre 2021 avevano segnalato, con la ripresa economica, un incremento di infortuni mortali del 11% nel nostro Paese”.
“E’ proprio la Cisl commenta – Sadid Aziz, coordinatore Cisl per l’area della Bassa – che aveva parlato di questi incidenti mortali come ‘infortuni fotocopia’. Quelli da schiacciamento sono la prima causa di mortalità. A Reggio Emilia, come nel resto d’Italia c’è urgenza di rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza. D’altro canto c’è da rafforzare il personale che opera ogni giorno tra le oltre 40.000 aziende con almeno un addetto a Reggio Emilia. Sono gli ispettori del lavoro (alle dipendenze dell’Ispettorato territoriale del lavoro), ispettori dell’Inps, ispettori dell’Inail e i tecnici della prevenzione infortuni sul lavoro Ausl”.


FOTO REPERTORIO


01/07/2021

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Paolo Ruini
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