DAL NO GREEN PASS AL NO DRAGHI
REGGIO EMILIA - Riceviamo un comunicato dal coordinamento uniti contro il green pass di Reggio Emilia che oltre a protestare per il famoso lasciapassare anti-covid mettono in evidenza tutti i problemi italici . Personalmente noi siamo favorevoli al vaccino e al green pass e questo è purtroppo un momento dove gli assembramenti sono da evitare, anche se si mettono in evidenza molti dei problemi economici, strutturali e di gestione politica della nostra Italia.
Questo è il testo del comunicato:
"Contro i draghi di finanza, privatizzazioni e cancellazioni dei diritti:
Salviamo il Natale! Mandiamo a casa il governo Draghi!

Il mantra del “salviamo il Natale” che ci stanno proponendo negli ultimi 2 anni assomiglia ormai sempre di più a una barzelletta. L’anno scorso era “chiudiamo per riaprire”, e non si è riaperto. Quest’anno sembra che il problema siano quel 10% di italiani che non ha fatto il vaccino (ma che in compenso si fa, per la maggior parte, un tampone ogni 48h garantendo di fatto il tracciamento anche per tutti gli altri). Non sembra essere invece un problema per il Natale, e per l’economia italiana, lo sblocco dei licenziamenti, il carovita che ha portato il metano alle stelle, la privatizzazione de facto delle partecipate pubbliche locali e quindi di beni e servizi essenziali, a partire dall’acqua che qualche anno fa l’intera popolazione aveva sancito essere un bene comune: il tutto mascherato da “decreto concorrenza”. Così come non sembrano essere un problema le misure di parcellizzazione della vita sociale, i ristori mai arrivati, e, ciliegina sulla torta, i tagli alla sanità: perché a noi chiedono sforzi collettivi, ma il governo dei migliori taglia 6miliardi alla sanità quando, ci dicono, siamo ancora in emergenza sanitaria.

Ci teniamo a chiarirlo bene: non stanno salvando il Natale, né stanno operando per il bene comune. Stanno operando come i soggetti che compongono questo governo hanno sempre fatto negli ultimi 30 anni: svendendo risorse pubbliche, regalando miliardi alla finanza ed alle multinazionali (del farmaco, ma anche dei servizi e dell’energia) il tutto sulle spalle dei 60milioni di persone che abitano questo paese. In più, non contenti, smantellano i diritti più basilari, al lavoro, alla cultura, alla formazione, trasformandoli in privilegi da comprare, oggi in cambio di una dose, domani vedremo.

E ci siamo dentro tutti, nessuno escluso: perché il ricatto vuole essere continuo e inesauribile, per fare i loro profitti a scapito dei nostri diritti. Perché il “nuovo” GreenPass di Super non ha nulla, se non l’essere una super ipoteca sullo stato sociale di questo Paese. Una sorta di Super Black Friday dove in svendita però ci sono i diritti, le libertà, i corpi di milioni di persone, acquistabili sottocosto dal mondo della speculazione globale.

Ma non siamo disposti a fermarci, nonostante la prefettura di Reggio, in linea con tutta l’Emilia Romagna, abbia vietato le piazze del centro storico. Nelle strade ci saremo ancora. Continueremo a pretendere politiche che tutelino davvero la salute collettiva, a partire dai 6miliardi che rivogliamo indietro e vogliamo spesi per la medicina territoriale, continuando per i soldi per la scuola, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la cultura. Continueremo a denunciare le politiche criminali di Draghi e del governo dei migliori affaristi ed imbroglioni.

Perché da uno stato cosiddetto democratico pretendiamo la tutela dei diritti, delle libertà, del bene comune. Non l’apartheid e l’oligarchia.
E finché non cambierà, non smetteremo di far sentire le nostre voci.

Ci vediamo sabato in piazza Martiri del 7 Luglio a Reggio e sabato prossimo 4dicembre a Bologna per il No Draghi Day.

Coordinamento Uniti contro il GreenPass _Reggio Emilia


29/11/2021

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it