RECUPERATI I GIARDINI DELLA ROCCA DEL BOIARDO
SCANDIANO – Si stanno ultimando in questi giorni, nel cortile d'onore della Rocca, lavori di restauro e recupero dei muri e del porticato; in vista anche dell'inaugurazione dei ritrovati giardini, in programma sabato, 18 novembre: una cerimonia che ha subito una variazione, perché per sopraggiunti impegni istituzionali non sarà presente il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, contrariamente a quanto annunciato.
I lavori, concordati con la Soprintendenza, consistono nel rifacimento degli intonaci, e successivo ritinteggio, nell'intero perimetro del cortile, compresi il porticato che dallo scalone conduce ai giardini, e il porticato dell'ingresso nord del castello (su piazza Boiardo).
« I lavori – spiega l'assessore alle opere Marco Ferri - sono finalizzati a completare il recupero della zona d'accesso e adiacente ai recuperati giardini, rendendola accogliente e degna dell'ingresso al cortile d'onore d'una Rocca come la nostra. »
Un edificio, il complesso boiardesco che – notizia di questi giorni - è stato il soggetto reggiano più fotografato nel concorso “Wiki Loves Monuments” 2017.
« La mattinata di sabato – sottolinea il Sindaco Alessio Mammi – con la partecipazione della Soprintendenza, segna un altro importante passo avanti nell'opera che ci vede impegnati da anni per il graduale recuperocompleto di questo gioiello di architettura e di storia che tanti ci invidiano. »
L'intervento realizzato riguarda l'ala est della Rocca, un'importante area che ampliamenti iniziati nel Seicento ma presto abbandonati, poi seguiti da secoli di incuria e di abbandono, avevano ridotto allo stato di rudere, con i livelli più bassi colmi di detriti e di terreno portati per colmare le differenze di quota tra i vari livelli.
La complessa operazione di recupero di tali spazi aperti - ancora oggi chiamati “corte nuova” - è iniziata con la ripulitura dal verde infestante e con il consolidamento, il restauro delle murature antiche, e l’ individuazione e il recupero dell'ingresso ai seminterrati.
L'intervento ha interessato un'area di circa 1.600 metri quadri, su due livelli: quello più alto, detto “della corte” (al piano del cortile), e quello inferiore dei cosiddetti “interrati”.
Sono stati così recuperati il portico con sette arcate, che ai primi del '900 il Genio Militare aveva tamponato e trasformato in docce e gabinetti per i soldati; e le aree del piano interrato, rimettendo in luce le strutture seicentesche, restaurandone le murature - come anche quelle del “bastione” superiore (il rudere della torre d'angolo) – poi ricavando camminamenti di raccordo ai vari livelli e di collegamento fra le diverse zone, pavimentando a prato le superfici a cielo aperto, e ripristinando con un passerella aerea rivestita in acciaio corten, il raccordo tra portico e bastione (con una scala per scendere al piano interrato).



14/11/2017

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Paolo Ruini
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