OPERAZIONE PARADISE
REGGIO EMILIA - I Carabinieri stroncano spaccio di droga nel centro storico. Sgominata   organizzazione transnazionale di spacciatori e documentate oltre 2.000 cessioni di droga anche a commercianti e dipendenti con attività in centro storico. 13 i provvedimenti cautelari eseguiti dai carabinieri.
Con l’operazione “PARADISE” (così denominata in considerazione che la base operativa era ricavata in Via Paradisi di Reggio Emilia) i Carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia hanno disarticolato un’organizzazione transazionale di spacciatori, ricostruendo il business milionario del malaffare costituito da diverse migliaia di cessioni di cocaina ed eroina.
Ingenti partite di droga, quelle che dall’hinterland milanese affluivano in Via Paradisi del capoluogo reggiano, base operativa dell’organizzazione, che venivano poi veicolate alle piazze e ai parchi del centro storico del capoluogo reggiano (zona teatro Valli, isolato San Rocco, Piazza Fontanesi, zona stazione Ferroviaria etc..). Tra i numerosi consumatori segnalati dai Carabinieri anche esercenti e dipendenti di attività commerciali del centro storico ovvero appartenenti alla categoria che da sempre lotta per cercare una soluzione al problema sicurezza da anni avvertito nel centro storico di Reggio Emilia.
Sei persone tratte in arresto (5 in carcere una ai domiciliari) sei sottoposte al divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia, una sottoposta all’obbligo di presentazione alla P.G., oltre 2.000 cessioni di droga documentate dai Carabinieri nel corso delle indagini, mezzo chilo di cocaina sequestrata e decine di assuntori segnalati dai Carabinieri. Questi i “numeri” dell’operazione “PARADISE” che ha portato i Carabinieri, coordinati dalla Procura reggiana - P.M. Dott.ssa Valentina SALVI - allo smantellamento di un sodalizio composto prevalentemente da tunisini ma anche da marocchini e un libanese.
L’inchiesta, avviata nel settembre 2015 e sviluppata avvalendosi anche di attività tecniche (servizi di osservazione e pedinamento, intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video e dichiarazioni rese da taluni assuntori), ha permesso di:
- documentare oltre 2.000 episodi di spaccio;
- di segnalare alla locale Prefettura, ex art. 75 del D.P.R. nr. 309/90, più di 20 consumatori (tra cui insospettabili professionisti, commercianti e dipendente di attività commerciali del centro storico della città del Tricolore);
- arrestare in flagranza di reato 5 trafficanti e di sequestrare oltre 500 grammi di stupefacenti, tra cocaina ed eroina, nonché 1.300 € in contanti, provento della peculiare attività criminale;
- individuare e neutralizzare un importante canale di approvvigionamento del narcotico, acquistato prevalentemente nella piazza milanese e destinato al centro storico del capoluogo reggiano.
Le risultanze investigative dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia, condivise dalla Procura reggiana, hanno visto la Dr.ssa Valentina SALVI, sostituto titolare delle indagini, richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, 13 provvedimenti cautelari, tutti eseguiti dai Carabinieri reggiani che hanno operato nelle province di Reggio Emilia, Milano, Novara e Varese.
In carcere sono finiti i fratelli tunisini Tarek RHIMI 37enne residente a Reggio Emilia, Maher RHIMI 33enne e Hicham RHIMI 35enne, entrambi clandestini, i cittadini marocchini clandestini Youssef SAGHRAOUI 36enne e Ahmed ENNAJI 27enne mentre la 23enne Zhor ESSAFI cittadina marocchina residente a Lonate Pozzolo (VA) è finita ai domiciliari.
Provvedimento cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Reggio Emilia, invece, nei confronti di 4 cittadini tunisini, un cittadino marocchino ed un libanese, tutti senza fissa dimora. Obbligo di presentazione alla P.G. per un 34enne cittadino tunisino domiciliato a Reggio Emilia.



31/05/2016

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Paolo Ruini
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